Terrorismo, basta complottismi. La realtà è ancora peggiore – Il Fatto Quotidiano


Viviamo un tempo di grande confusione e complessità. Le tante verità celate, a volte sembrano emergere dall’oscurità calata da un apparato mass mediatico controllato dai grandi nomi della finanza e dell’industria mondiale. Verità che emergono a intermittenza come riflessi accecanti che fanno luce su di una realtà difficile da accettare perché molto lontana da quella […]

Sorgente: Terrorismo, basta complottismi. La realtà è ancora peggiore – Il Fatto Quotidiano

 

Un articolo che vi invito a leggere …

per quanto mi riguarda mi piace ma non sono completamente d’accordo su quanto scritto su Giulietto Chiesa e su Putin (che non credo sia un mostro come Stalin) che ovviamente fa gli interessi della Russia;

Chiesa dice delle verità che nessuno osa dire ma non fa certo parte del KGB … suvvia

sono comunque meno peggio di quelli che stanno sull’altra sponda … e concordo soprattutto sull’affermazione che la realtà è peggiore del più agguerrito complottismo …

 

Claudio

Sogno mattutino


purtroppo non vale proprio per “tutti” …
… siamo tutti ciottoli …
nati ruvidi e con tanti spigoli
poi il mare della vita ci leviga
e ci smussa, ci rende migliori
Claudio

SentirsiBionda

Mi chiedete di spiegarmi, ma sono talmente lontana dalle parole, dalla logica, dal pensiero discorsivo, dall’ intelletto… Mi trovo in uno stato segreto e indicibile, sono il mistero dove ha inizio ogni conoscenza profonda, quando vi immergete nelle mie acque silenziose senza chiedere nulla, senza cercare di definire nulla, al di fuori di qualsiasi luce.

(A. Jodorowsky, La Via dei Tarocchi – Arcano XVIII La Lune)

Era buio questa mattina e la luna tramontava mentre mi alzavo. Una mattina che era ancora notte. Oscurità nella quale ho sognato parecchio, percorrendo molte strade in un’ altra dimensione. Poi, il suono della sveglia ed ho aperto gli occhi… allora ho dimenticato. Sbang… si è chiusa una porta. Clac… se ne è aperta un’ altra. O forse sono io che ho cambiato canale di ricezione e dall’ inconsistente sono tornata al solido.

Le nubi impalpabili di un cielo di primavera son diventate viole bianche…

View original post 301 altre parole

GLIFOSATO, AGROTOSSICI, SEMENTI OGM. LE VERE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA. – Blondet & Friends


Di Roberto Pecchioli Nel consueto silenzio dell’informazione scritta e televisiva, a Bruxelles si sta consumando un nuovo crimine contri i popoli europei. La Commissione UE, nella persona del commissario greco […]

Sorgente: GLIFOSATO, AGROTOSSICI, SEMENTI OGM. LE VERE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA. – Blondet & Friends

Io sono un enigma a me stesso


§

Perla dal Web  tratta dalla pagina di  Realtà, inganno e manipolazione  su  FB

§

141

“Io sono un enigma a me stesso; cerco per sapere, non per avere un’opinione.
Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
Non uscire fuori di te, rientra in te stesso; la verità abita nel profondo dell’uomo.
Ma se troverai che la tua natura è mutevole, trascendi anche te stesso.
Ricordati, però, mentre trascendi te stesso, che trascendi un’anima razionale: tendi, dunque, là dove si accende la luce stessa della ragione.
La felicità è desiderare quello che già si possiede.
Dove si è conosciuta la gioia per desiderarla così tanto?”

(Agostino d’Ippona)

§

Luisella Costomagna distrugge la Boschi: “Cosa ti sei ridotta a fare..” – Italia in Movimento


Luisella Costomagna distrugge la Boschi: “Cosa ti sei ridotta a fare..” Donne (di sinistra) contro. Luisella Costamagna prende carta e penna e scrive al Fatto Quotidiano. Una lettera aperta rivolta al ministro Maria Elena Boschi, contro la quale piovono accuse: “Quando a dicembre si salvò dalla sfiducia – afferma la Costamagna – non disse (tutta) la verità”. Nel mirino c’è

Sorgente: Luisella Costomagna distrugge la Boschi: “Cosa ti sei ridotta a fare..” – Italia in Movimento

IMMAGINARE ALTRE VITE . . . . . Realtà, progetti, desideri


§

Undicesimo capitolo

Sbuccia dallo specchio la tua immagine

§

§93

Una splendida poesia del Premio Nobel caraibico Derek Walcott, Love after love (Amore dopo amore), mostra come, oltre la superficie dello specchio in cui ci guardiamo, vi sono innumerevoli altri io, frutto degli amori dopo gli amori che ci hanno costituito, che si sono condensati in un io che a lungo abbiamo ignorato:

§

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo
Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

§

Il nucleo centrale di questa poesia dice che siamo stranieri e ignoti a noi stessi, ma che esiste la possibilità di rincontrarci, di poter accogliere quella parte di noi che ci è stata a lungo indifferente ed estranea, ma che pure continua ad accompagnarci come un’ombra.
La speranza che la poesia di Walcott trasmette è quella di una rivelazione improvvisa: vedremo finalmente noi stessi se riusciremo a “sbucciare” (peel) dallo specchio l’immagine piatta del nostro io superficiale, rattrappito nella sua inerzia, e a sostituirla con quella di maggior spessore che abbiamo trascurato.

94

Solo così potremo riconoscere non solo il lato nascosto di noi stessi, ma anche quello di quanti ci hanno formato e potranno ulteriormente plasmarci.
Ci scopriremo, infatti, simili a una corda che intreccia i fili di molte altre vite, sia reali (quelle delle persone che abbiamo conosciuto direttamente, come i genitori, gli insegnanti, gli amici o quelle che abbiamo studiato nei libri di storia), sia immaginarie (quelle dei personaggi che abbiamo letto nei romanzi, visto al cinema o in televisione o che ci siamo inventati).
Una volta “sbucciata” dallo specchio la nostra immagine esteriore, l’io nascosto si converte nel luogo d’accoglienza dell’estraneità di tutti gli altri io, reali e immaginari, che fanno tacitamente parte di noi.
Il modo per poter festeggiare l’incontro con lo straniero che abita in noi è quello di sederci al banchetto della vita e di alzarci, se non sazi, riconoscenti, perché l’appuntamento con il nostro io più articolato e profondo comporta l’acquisizione della più chiara consapevolezza che siamo anelli di una lunghissima catena di morti, i nostri innumerevoli antenati, e compartecipi dei vivi nel prolungare la nostra storia nel futuro.
Alla fine ci accorgeremo che la risposta alla domanda su come tenere insieme l’universale e l’individuale, gli altri e l’io, è in fondo, dentro di noi, la conoscevamo già.
Potremmo ripetere le parole che Tolstoj, con altre intenzioni, attribuisce a Levin nella parte finale dell’Anna Karenina:
“Io non ho scoperto nulla. Ho soltanto imparato conoscere quel che sapevo”

(segue)

Remo Bodei

§

Tutto accade ???


§

53

“Questa è la prima cosa che bisogna capire: tutto accade.
L’illusione suprema dell’uomo è la sua convinzione di poter fare.
Tutto ciò che sopravviene nella vita di un uomo, tutto ciò che si fa attraverso di lui, tutto ciò che viene da lui, semplicemente accade.
E questo capita allo stesso modo come la pioggia cade perchè la temperatura si è modificata nelle regioni superiori dell’atmosfera, come la neve fonde sotto i raggi del sole, come la polvere si solleva con il vento.
L’uomo è una macchina.
Tutto quello che fa, tutte le sue azioni, le sue parole, pensieri, sentimenti, convinzioni, opinioni, abitudini, sono i risultati di influenze esteriori, di impressioni esteriori.
Di per se un uomo non può produrre un solo pensiero, una sola azione.
Tutto quello che dice, fa, pensa, sente… accade.
È precisamente nelle manifestazioni incoscienti e involontarie che sta tutto il male.
Le macchine sono obbligatoriamente cieche e incoscienti, non possono essere altrimenti.
L’attività incosciente di milioni di macchine deve necessariamente concludersi in sterminio e rovina.
Occorre capire che il controllo delle cose esteriori comincia con il controllo delle cose dentro di noi, con il controllo di noi stessi.
Un uomo che non può controllare se stesso, ossia il corso delle cose dentro di sè, non può controllare niente.
Non esiste la possibilità di un’evoluzione meccanica.
L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua coscienza.
E la “coscienza” non può evolvere inconsciamente.
L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua volontà, e la “volontà” non può evolversi involontariamente.
L’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione del suo potere di fare, e “fare” non può essere il risultato di ciò che “accade”.”

(G.I. Gurdjieff)

§

Robert De Niro: “Ho un figlio autistico, e difendo la divulgazione del documentario ‘VAXXED’ al Tribeca Film Festival” – Autismo e Vaccini


Uno dei maggiori esponenti del cinema americano, Robert De Niro, ha deciso di esporsi in prima persona per promuovere una discussione aperta al riguardo dei molteplici effetti negativi prodotti dal…

Sorgente: Robert De Niro: “Ho un figlio autistico, e difendo la divulgazione del documentario ‘VAXXED’ al Tribeca Film Festival” – Autismo e Vaccini

di cosa è capace l’Uomo


§

Di questi tempi assistiamo nei TG al racconto (mediaticamente falsato, ricordatelo sempre) di accadimenti sempre più assurdi, sempre più violenti, sempre più tragici,
non vi dicono tutta la verità, non vi dicono mai chi sono i “veri” responsabili (i veri mandanti), vi fanno assistere anche a scene palesemente manipolate, vi propinano filmati di altri anni ed altri luoghi come attuali, vi fanno vedere un uomo che scappa nel fumo con un bambolotto che spacciano per un bambino, vi raccontano un sacco di menzogne o di mezze verità …
ma i morti comunque son reali, la violenza è comunque reale, l’odio che ne scaturisce è comunque reale, le reazioni (quelle già programmate ed architettate a tavolino) sono reali, le conseguenze da “lor” volute (le diminuzioni dei diritti dei cittadini ad esempio) sono reali …

Utilizzano tutti i peggiori sentimenti che albergano nel cuore dell’Uomo …
fanno vedere tutte le orrende cose che da lì posson essere tirate fuori, tante orrende “capacità” a volte addirittura impensabili

Eppure … eppure

eppure in quei cuori c’è ben altro che si potrebbe tirar fuori,
buoni sentimenti e grandi capacità ma di ben altro tenore

quelli che seguono sono solo 2 esempi di cosa (di bello) un uomo possa fare anche se solo per esibizionismo, per dimostrazione di capacità (quindi niente video del genere che vi posto spesso), senza usare talenti negativi ma usando quelli positivi …

buona settimana Claudio

§

§

l’Uomo mette in mostra i suoi peggiori difetti
eppure possiede anche tanti talenti …
perché non si concentra su questi visto che può
fare cose bellissime ed impensabili ???

§

§

una storia non da TG


§

138

Dopo 21 anni di matrimonio, mia moglie mi prese da parte per chiedermi qualcosa di veramente importante. Voleva che passassi il mio tempo con un’altra donna, che la portassi al cinema ed anche al ristorante. Mia moglie disse: “Ti amo tantissimi, ma voglio che trascorri del tempo con questa donna, perché so che ti ama”

Quest’altra donna era mia madre. Viveva da sola da 19 anni, dopo la morte di mio padre. Per il mio lavoro e per il grande impegno che sono i miei tre figli potevo vederla veramente poco.

Così quella stessa sera ho fatto quello che mia moglie voleva. Ho invitato mia madre al ristorante ed al cinema.

“Cosa è successo? Sei sicuro che va tutto bene?”, mi chiese mia madre.

“Ho pensato che sarebbe stata una buona idea passare del tempo insieme. Solo io e te.”, risposi io.

Mia madre, al telefono, rimase in silenzio per qualche secondo e poi disse: “Mi farebbe molto piacere!”

Il venerdì successivo sono andato a prenderla a casa. Ero un p nervoso, era passato tantissimo tempo. Lei si era fatta i capelli e indossava il vestito del suo 25esimo aniversario di matrimonio. Il suo sorriso era raggiante.

“Ho detto alle mie amiche che uscivo con mio figlio, e tutte sono rimaste colpite”, mi ha detto entrando in macchina. “Non vedo l’ora di raccontargli la nostra serata.”

Siamo andati al ristorante. Un posto non troppo elegante ma intimo. Ci siamo seduti e le ho dovuto leggere il menù, dato che riusciva a leggere solamente i caratteri più grandi. Appena ho finito di leggere le portate ho girato gli occhi ed ho visto che mi guardava con un sorriso molto nostalgico. “Quando eri piccolo ero io a leggerti i menù”, mi disse. “Allora devo restituire il favore”, risposi.

Abbiamo cenato e parlato delle nostre vite. Alla fine abbiamo parlato talmente tanto che ci siamo dimenticati di andare al cinema, ma non i è dispiaciuto molto di aver perso il film. Quando l’ho riaccompagnata a casa, mi ha detto di voler uscire di nuovo, ma solo se le promettevo che l’avrei lasciata invitare me. Io ho accettato.

“Com’è andato l’appuntamento”, mi chiese mia moglie al rietro a casa. “È andato benissimo, meglio di come avrei immaginato.”

Non sono però stato in grado di mantenere la promessa che le avevo fatto. Infatti pochi giorni dopo mia madre morì a causa di un problema cardiaco. È successo tutto così velocemente che nessuno ha potuto aiutarla.

Dopo alcune settimane ho ricevuto una busta con una copia di un conto del ristorante in cui ero stato con mia madre. Insieme alla ricevuta trovai un bigliettino con scritto: “Ho pagato questo conto in anticipo. Non ero sicura che avrei potuto esserci. Ho già pagato per due, per te e per tua moglie. Non sai quanto questa serata abbia significato per me. Ti amo tanto, figlio mio.”

Quel giorno ho capito l’importanza di dire “ti amo”, e l’importanza di trascorrere del tempo con la propria famiglia e con le persone a cui vogliamo bene. Niente è più importante dell’amore.

Fonte: http://www.pandapazzo.com/

Con il cuore …


§

Tratta dalla pagina di  Realtà, inganno e manipolazione  su  FB

§

137

“C’era un ricco commerciante che aveva quattro mogli.
La moglie che amava di più era la quarta.
La vestiva con vestiti lussuosi e gli concedeva ogni delicatezza.
Si occupava di lei con la massima cura e non gli negava le cose migliori.
Amava molto anche la terza moglie.
Era molto orgoglioso di lei e cercava sempre di mostrarla ai suoi amici.
Eppure il mercante aveva molta paura che potesse fuggire con qualche altro uomo.
Amava molto la sua seconda moglie.
Si trattava di una persona molto paziente ed egli la considerava la sua confidente.
Ogni qualvolta che si trovava a dover affrontare qualche problema si rivolgeva alla sua seconda moglie ed essa lo aiutava a superare il momento difficile.
La prima moglie infine era una compagna molto fedele e aveva dato un grande contributo alla sua fortuna commerciale e alla cura della famiglia.
Tuttavia il commerciante non l’amava e ben difficilmente seguiva il suo consiglio.
Un giorno il commerciante si ammalò e si rese conto che non avrebbe avuto più molto da vivere.
Pensando alla sua vita lussuosa diceva a se stesso: “E’ vero che ho quattro mogli, ma quando muoio sarò solo. Ah quanto sarò solo!”
Disse alla quarta moglie: “Ti ho amato più di tutte, ti ho rivestito degli abiti più raffinati e non ho trascurato per te nessuna cura.
Ora sto morendo, vuoi seguirmi e continuare a farmi compagnia?” “Certo che no!” esclamò la quarta moglie e si allontanò senza dire altro. La risposta trafisse il cuore del mercante come un coltello affilato.
Triste, il mercante disse allora alla terza moglie: “Ti ho amato tanto per tutto il corso nella mia vita. Ora sto morendo, vuoi seguirmi e tenermi compagnia?” “No, rispose la terza moglie, la vita è davvero buona qui, e mi risposerò quando tu morirai!” Il cuore del mercante divenne freddo come ghiaccio.
Disse allora alla seconda moglie: “ Mi sono sempre rivolto a te e tu mi hai sempre aiutato. Adesso ti chiedo di aiutarmi ancora. Sto morendo, vuoi seguirmi e tenermi compagnia?”. “Mi dispiace, questa volta non posso aiutarti, disse la seconda moglie, al massimo posso farti seppellire”. Questa risposta colpì il mercante come un fulmine e ne fu devastato.
Sentì un grido: “Io verrò con te, ti seguirò ovunque tu andrai”.
Il mercante guardò su e vide la sua prima moglie. Era così magra da sembrare denutrita. Molto dispiaciuto il mercante disse: “Avrei dovuto occuparmi meglio di te”.
Ebbene ognuno di noi prende quattro mogli nella sua vita.
La quarta moglie è il tuo corpo.
Non importa lo sforzo con il quale lo curi, dovrai lasciarlo.
La tua terza moglie è ciò che possiedi, la tua condizione, la tua ricchezza.
Quando muori tutto va agli altri.
La seconda moglie sono la tua famiglia e i tuoi amici. Per quanto ci stiano vicini nella vita non possono stare con te nella morte..
La prima moglie è invece la tua anima. Tanto trascurata e negletta nella ricerca dei beni materiali e dei piaceri sensuali. E’ davvero l’unica cosa che ti segue ovunque tu vada.
Sarebbe bene occuparsi di essa e coltivarla prima di essere sul letto di morte e disperarsi.”

§

Un uomo decide di vivere in una caverna. Non crederete a come la trasforma


Un uomo decide di andare a vivere in una caverna. Un video ci mostra come l’ha completamente trasformata e cosa ha creato. Pazzesco

Sorgente: Un uomo decide di vivere in una caverna. Non crederete a come la trasforma

 

Un incredibile ritorno alla Natura …

semplicemente meraviglioso …