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Dal capitolo
DELLA GUERRA E DEI GUERRIERI
tratto da
COSI’ PARLO’ ZARATHUSTRA
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“Dai nostri migliori nemici noi non vogliamo essere risparmiati, e neanche da coloro che amiamo dal profondo del cuore.
E dunque lasciate che vi dica la verità.
Fratelli miei nella guerra, io vi amo dal profondo del cuore, io sono e fui un vostro pari. E sono anche il vostro miglior nemico. E dunque lasciate che vi dica la verità!
Io so dell’odio e dell’invidia del vostro cuore. Voi non siete grandi abbastanza per non conoscere odio e invidia. Allora siate grandi abbastanza di non vergognarvi di voi stessi!
E se non potete essere dei santi della conoscenza, siatene almeno i guerrieri. Sono questi i compagni e i precursori di tale santità.
Vedo molti soldati: potessi vedere molti guerrieri! ‘Uniforme’ si chiama quella che portano: possa non essere uniforme ciò che con essa ricoprono!
Per me dovete essere tali, il vostro occhio cerchi sempre un nemico – il vostro nemico.
E per alcuni di voi c’è un odio a prima vista. Dovete cercare il vostro nemico, dovete condurre la vostra guerra e per le vostre idee! E se la vostra idea soccombe, la vostra onestà deve ancora esultarne.
Dovete amare la pace come mezzo per nuove guerre. E la pace più breve più di quella lunga.
A voi io non consiglio il lavoro ma il combattimento. A voi non consiglio la pace ma la vittoria. Il vostro lavoro sia un combattimento, la vostra pace sia una vittoria!
Si può tacere e sedere in silenzio solo se si ha l’arco e la freccia: altrimenti si chiacchiera e si litiga. La vostra pace sia una vittoria!
Voi dite che è la buona causa che santifica anche la guerra? Io vi dico che è la buona guerra che santifica ogni causa.
La guerra e il coraggio hanno fatto cose più grandi dell’amore del prossimo. Non la vostra pietà, ma il vostro valore ha salvato finora gli sventurati.
Che cosa è buono? domandate.
Essere valorosi è buono. Lasciate che le ragazzine dicano: *Essere buono è essere carino e insieme commovente*.
Vi si chiama senza cuore: ma il vostro cuore è verace, e io amo il pudore dei vostri affetti. Voi vi vergognate del vostro flusso, e altri si vergognano del loro riflusso.
Siete brutti? Ebbene, fratelli, avvolgetevi nella sublimità, manto della bruttezza!
E se la vostra anima diventa grande, essa diventa superba, e nella vostra sublimità c’è la cattiveria. Io vi conosco.
Nella cattiveria il superbo si incontra con il molle, Ma essi si fraintendono. Io vi conosco.
Dovete avere solo nemici che siano da odiare, non nemici da disprezzare.
Dovete essere fieri del vostro nemico: allora i successi del vostro nemico saranno anche i vostri successi.
Ribellione – questa è la nobiltà dello schiavo. La vostra nobiltà sia l’obbedienza! Il vostro stesso comandare sia un obbedire!
A un buon guerriero il *Tu devi* suona più gradevole dell’*Io voglio*. E tutto ciò che vi è caro, voi dovete farvelo comandare.
Il vostro amore per la vita sia amore della vostra più alta speranza sia il più alto pensiero della vita!
Ma il vostro pensiero più alto dovete farvelo comandare da me – ed esso suona: l’uomo è qualcosa che deve essere superato.
E dunque vivete la vostra vita di obbedienza e di guerra! Che importa vivere a lungo? Quale guerriero vuol essere risparmiato? Io non vi risparmio, io vi amo dal profondo del cuore, fratello miei nella guerra!
Così parlò Zarathustra.”
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