Surrogato


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Surrogato è una parola sgradevole, suona come una moneta falsa.
Si usa per un oggetto non per una persona umana: la saccarina è il surrogato dello zucchero come la cicoria del caffè.
Una madre surrogata sarà comunque tua madre.
E una madre che, per il più nobile o il più disperato dei motivi, ha affittato il suo utero per dare la vita, partorirà, per ricaduta, un figlio “surrogato”.
Perché se l’amore materno è adulterato, il frutto di un utero in affitto sarà un figlio eternamente sotto sfratto nel profondo del cuore, alle radici del sé.
Anche se sul suo cammino troverà dei genitori meravigliosi.
Sapere che tua madre si era fatta pagare per metterti al mondo può avvelenarti l’anima e deviarti il destino.
Due papà o due mamme, invece, possono essere dei buoni genitori.
L’amore non è mai contro natura.
Fa molti più danni sociali il surrogato di un uomo politico.
Ho rispetto, quindi, per i diritti delle coppie omosessuali come per quelli delle coppie eterosessuali senza figli, ma il rispetto supremo lo dobbiamo ai diritti dei bambini.
Non c’è legge che possa eluderli senza danno, tranne quella che lasci al giudice, caso per caso, la saggezza di scegliere per il bene o per il male minore di chi ha bussato alla porta della vita.

Perché il peggiore dei mali è trovare quella porta chiusa.

Diego Cugia di Sant’Orsola

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Quello che non


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La vedi nel cielo quell’alta pressione?
La senti una strana stagione?
Ma a notte la nebbia ti dice d’un fiato
che il Dio dell’inverno è arrivato.
Lo senti un aereo che porta lontano?
Lo senti quel suono di un piano
di un Mozart stonato che prova e riprova
ma il senso del vero non trova?
Lo senti il perché di cortili bagnati
di auto a morire nei prati
la pallida linea di vecchie ferite
di lettere ormai non spedite?
Lo vedi il colore di favole spente?
Lo sai che non siamo più niente?
Non siamo un aereo né un piano stonato
stagione, cortile od un prato.
Conosci l’odore di strade deserte
che portano a vecchie scoperte
a nafta, telai, ciminiere corrose
a periferie misteriose
a rotaie implacabili per nessun dove
a letti, a brandine, ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse
e i sedili di un’ex terza classe?
l’angoscia che dà una pianura infinita
Hai voglia di me e della vita
di un giorno qualunque, di una sponda brulla?
Lo sai che non siamo più nulla?
Non siamo una strada né malinconia
un treno o una periferia
non siamo scoperta né sponda sfiorita
non siamo né un giorno né vita.
Non siamo la polvere di un angolo tetro
né un sasso tirato in un vetro
lo schiocco del sole in un campo di grano
non siamo, non siamo, non siamo.
Si fa a strisce il cielo e quell’alta pressione
è un film di seconda visione,
è l’urlo di sempre che dice pian piano
Non siamo, non siamo, non siamo.

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Stop Ttip, la manifestazione spostata al 7 maggio. ‘Renzi acceso tifoso del trattato Usa-Ue’. Intervista (audio) a Monica Di Sisto – ControLaCrisi.org


Matrimonio all’italiana, bollito di famiglia naturale con contorno di unioni infedeli


Essere Sinistra

aaaltan

di Ivana FABRIS

Tolto l’obbligo di fedeltà all’unione civile perchè nessuno si confonda scambiandola per matrimonio naturale, punto di partenza dell’italica sacra famiglia naturale.
Bisogna riconoscere che questo è un governo profondamente attento alle tematiche ecologiste.
Dove c’è natura, c’è la Trimurti Renzi-Alfano-Verdini. Ed hanno un senso dell’umorismo mai visto prima.

Quindi, invece di togliere l’obbligo di fedeltà nel matrimonio, come sarebbe giusto per un paese che vuole definirsi evoluto e maturo, si toglie alle unioni civili.
Davvero, queste scelte scatenano un’ilarità incontenibile perchè se non sono paradossali sono proprio solo grottesche.

Il bello è che, secondo chi ci governa, così facendo la famiglia è protetta. E’ il festival della farsa, altro che Sanremo.
Trionfa l’amore, come ha dichiarato Renzi e siamo tutti felici dell’happy-end.
Perchè la cosa disperante è che c’è pure chi ci crede.

Eh sì, perchè le unioni omosessuali, l’adozione omogenitoriale sono contronatura e pertanto minacciano la…

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SGOMBERI FORZOSI E MANGANELLATE AI PROFUGHI SIRIANI CHE MUOIONO DI FAME


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Migliaia di siriani, soprattutto bambini e vecchi, nelle ultime settimane,sono morti di inedia nelle zone di conflitto tra governativi, ribelli e Isis.
Migliaia di innocenti vittime del linguaggio osceno della guerra.
Ora si prova, approfittando della tregua, a far arrivare un po’ di aiuti, ma la situazione e’ disperata.

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Nei campi profughi, ai vari confini, poi, da tempo non si riesce a sopperire le necessita’ elementari di tutti.
I fondi promessi dalla comunità’ internazionale non arrivano.

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E la gente fugge disperata verso di noi…
Sognando il paradiso, incontrando l’inferno.
Stamattina il governo francese ha iniziato a smantellare l’accampamento dei profughi di Calais.
Migliaia di esseri umani abbandonati a se stessi in una situazione infernale.

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La promessa e’ di sistemarli in condizioni migliori, ma pochi ci credono.
Ai confini tra Grecia e Macedonia, la polizia macedone ha duramente represso il tentativo dei profughi, accampati peggio delle bestie al confine, di entrare in quel paese unica via d’accesso, in quell’area, verso l’Europa.

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Che brutta Europa!

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Silvestro Montanaro Giornalista