Un augurio particolare … al nostro Pianeta …
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questo il mio discorso di “fine anno” …
Ringraziando i politici degli ultimi decenni,
ringraziando i media nostrani,
ringraziando gli italiani che non si informano,
ringraziando i disonesti,
ringraziando chi non ci fa votare,
ringraziando chi distrugge Costituzione e Stato Sociale,
ringraziando chi distrugge i diritti della gente,
ringraziando le Banche,
ringraziando il Governo,
(e spero di non aver dimenticato nessuno)
ringrazio tutti voi con questa canzone
che vi dedico di tutto cuore …
Claudio
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tratto da www.notiziedalweb.org
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Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.
Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9,00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi: “E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei?”.
L’uomo sorrise dicendo: “Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei”.
Dovetti trattenere le lacrime…
Avevo la pelle d’oca e pensai: “Questo è il genere di amore che vorrei nella mia vita”.
Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà …
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You Don’t Have To Be Old To Be Wise
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Ne ho avuto abbastanza di essere programmato
e che mi venga detto cosa devo fare.
Mettiamo una cosa in chiaro
sceglierò io il mio destino
e non ha niente a che fare con voi.
Gli anni stanno volando e adesso sono felice.
Ho avuto un assaggio delle cose belle della vita.
Questo è il cambiamento che farò
lascierò da parte i problemi e lo stress.
Sono cresciuto e mi sono
stancato delle solite vecchie bugie.
Potrei sembrare un po’ giovane
ma che c’è di male ?
Non devi essere vecchio per essere saggio.
Adesso non me ne frega niente
se la gente mi fissa
e mi accusa di essere diventato pazzo.
Devi solo guardare per molto tempo
nello specchio
e poi dirmi chi è stato ad esserlo.
Non darò a vedere il modo
in cui le cose stanno succedendo.
Non mi sembra che sia passato molto tempo
e quindi ho slegato i nodi
non ho compromessi
per fare ciò che ci vuole per sentirsi liberi.
Sono cresciuto e mi sono
stancato delle solite vecchie bugie.
Potrei sembrare un po’ giovane
ma che c’è di male ?
Non devi essere vecchio per essere saggio.
Va tutto bene, sto tenendo le redini
e mi sto aggrappando alla corda.
D’ora in poi vivrò e lascerò vivere.
E mentre la mano libera
rende solo l’uomo libero
io ho un modo tutto mio.
Faccio ciò che voglio
e difendo me stesso.
Sfondo tutti gli stop
e tiro il dado.
Sono fuori, senza nessuno
e ce la farò da solo.
Quando mi servirà un consiglio
lo chiederò.
Non devi essere vecchio per essere saggio
Non devi essere vecchio per essere saggio
Non devi essere vecchio per essere saggio
Non devi essere vecchio per essere saggio
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Io come persona
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In un tempo di rassegnata decadenza
serpeggia la paura nascosta dall’indifferenza.
In un tempo così caotico e corrotto
in cui da un giorno all’altro ci può succedere di tutto.
In un tempo esasperato e incongruente
con tanta, tanta informazione che alla fine
uno non sa niente.
In un tempo tremendo in ogni parte del mondo.
In un tempo dove il mito occidentale
nel momento in cui stravince è nella crisi più totale.
In un tempo che è forse peggio di una guerra
dove gli ordigni nucleari pian piano invadono la terra.
In un tempo dove milioni di persone
si massacrano tra loro
e non sappiamo la ragione.
Io come persona
io come persona
io come persona, completamente fuori dalla scena
io come donna o uomo
che non avverte più nessun richiamo
io che non capisco
e che non riesco a valutare e a credere
io che osservo il tutto
con il sospetto di non sceglier mai, di non sceglier mai, di non sceglier mai…
In un tempo sempre più ostile allo straniero
tutti i popoli del mondo stanno premendo sull’Impero.
In un tempo indaffarato e inconcludente
si alza minaccioso il sole rosso dell’oriente.
In un tempo senza ideali né utopia
dove l’unica salvezza è un’onorevole follia.
In un tempo tremendo in ogni parte del mondo.
In un tempo dove tutto ti sovrasta
e qualsiasi decisione passa sopra la tua testa.
In un tempo dove il nostro contributo
la nostra vera colpa è solamente un voto.
In un tempo che non ti lascia via d’uscita
dove il destino o qualcuno ha nelle mani la tua vita…
Io come persona, io come persona
io coi miei sentimenti
coi miei traguardi quasi mai raggiunti
io con la mia fede che si disperde in infinite strade
io, stordito e spento, con lo gomento di dover assistere
io, confuso e vuoto, e rassegnato a non schierarmi mai
a non schierarmi mai, a non schierarmi mai
In un tempo tremendo piano piano ti allontani dal mondo, ma con fatica, senza arroganza, come un uomo sconfitto che riesce a vivere solo rifugiandosi nel suo piccolo mondo. Ma la salvezza personale non basta a nessuno. E la sconfitta è proprio quella di avere ancora la voglia di fare qualcosa e di sapere con chiarezza che non puoi fare niente.
È lì che si muore, fuori e dentro di noi. Sei come un individuo innocuo, senza giudizi e senza idee. E se non ti si ferma il cuore è perché il cuore non ha mai avuto la pretesa di pensare. Sei come un individuo impoverito e trasportato al capolinea, un individuo sempre più smarrito e più impotente, un uomo al termine del mondo, ai confini del più niente.
Ma io ci sono, io ci sono
io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora
io coi miei sentimenti ci sono, io coi miei sentimenti ci sono ancora
io con la mia rabbia ci sono, io con la mia rabbia ci sono ancora
io con la mia voglia di cambiare ci sono, io con la mia voglia di cambiare ci sono ancora.
Io ci sono, io ci sono
io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora
io con le mie forze ci sono, io con le mie forze ci sono ancora
io con la mia fede, io con la mia fede ancora
io come donna o uomo ci sono, io come donna o uomo ci sono ancora.
Io ci sono, io ci sono
io come persona ci sono, io come persona ci sono
io come persona ci sono, io come persona ci sono ci sono, ci sono, ci sono.
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Vorrei essere libero
libero come un uomo
Come un uomo appena nato
che ha di fronte solamente
la natura
che cammina dentro un bosco
con la gioia di inseguire
un’avventura
Sempre libero e vitale
fa l’amore come fosse
un animale
incosciente come un uomo
compiaciuto della propria
libertà
La libertà
non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
Vorrei essere libero come un uomo
Come un uomo che ha bisogno
di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio
solamente nella sua democrazia
Che ha il diritto di votare
e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare
ha trovato la sua nuova libertà
La libertà
non è star sopra un albero
non è neanche avere un’opinione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
G/coro: la libertà
non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
Vorrei essere libero come un uomo
Come l’uomo più evoluto che si innalza
con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza
incontrastata della scienza
Con addosso l’entusiasmo di spaziare
senza limiti nel cosmo
è convinto che la forza del pensiero
sia la sola libertà
La libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto un’invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
G/coro: la libertà
non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
G/coro: la libertà
non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
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Non mi piace la finta allegria
Non sopporto neanche le cene in compagnia
E coi giovani sono intransigente
Di certe mode, canzoni e trasgressioni
Non me ne frega niente.
E sono anche un po’ annoiato
Da chi ci fa la morale
Ed esalta come sacra la vita coniugale
E poi ci sono i gay che han tutte le ragioni
Ma io non riesco a tollerare
Le loro esibizioni.
Non mi piace chi è solidale
E fa il professionista del sociale
Ma chi specula su chi è malato
Su disabili, tossici e anziani
È un vero criminale.
Ma non vedo più nessuno che s’incazza
Tra tutti gli assuefatti della nuova razza
E chi si inventa un bel Partito
Per il nostro bene
Sembra proprio destinato
A diventare un buffone.
Ma forse sono io che faccio parte
Di una razza
In estinzione.
La mia generazione ha visto
Le strade, le piazze gremite
Di gente appassionata
Sicura di ridare un senso alla propria vita
Ma ormai son tutte cose del secolo scorso
La mia generazione ha perso.
Non mi piace la troppa informazione
Odio anche i giornali e la televisione
La cultura per le masse è un’idiozia
La fila coi panini davanti ai musei
Mi fa malinconia.
E la tecnologia ci porterà lontano
Ma non c’è più nessuno che sappia l’italiano
C’è di buono che la scuola
Si aggiorna con urgenza
E con tutti i nuovi quiz
Ci garantisce l’ignoranza.
Non mi piace nessuna ideologia
Non faccio neanche il tifo per la democrazia
Di gente che ha da dire ce n’è tanta
La qualità non è richiesta
È il numero che conta.
E anche il mio Paese mi piace sempre meno
Non credo più all’ingegno del popolo italiano
Dove ogni intellettuale fa opinione
Ma se lo guardi bene
È il solito coglione.
Ma forse sono io che faccio parte
Di una razza
In estinzione.
La mia generazione ha visto
Migliaia di ragazzi pronti a tutto
Che stavano cercando
Magari con un po’ di presunzione
Di cambiare il mondo.
Possiamo raccontarlo ai figli
Senza alcun rimorso
Ma la mia generazione ha perso.
Non mi piace il mercato globale
Che è il paradiso di ogni multinazionale
E un domani state pur tranquilli
Ci saranno sempre più poveri e più ricchi
Ma tutti più imbecilli.
E immagino un futuro
Senza alcun rimedio
Una specie di massa
Senza più individuo
E vedo il nostro Stato
Che è pavido e impotente
È sempre più allo sfascio
E non gliene frega niente
E vedo una Chiesa
Che incalza più che mai
Io vorrei che sprofondasse
Con tutti i Papi e i Giubilei.
Ma questa è un’astrazione
È un’idea di chi appartiene
A una razza
In estinzione.
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La parola IO
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La parola io
è un’idea che si fa strada a poco a poco
nel bambino suona dolce come un’eco
è una spinta per tentare i primi passi
verso un’intima certezza di se stessi.
La parola io
con il tempo assume
un tono più preciso
qualche volta rischia
di esser fastidioso
ma è anche il segno
di una logica infantile
è un peccato ricorrente ma veniale.
Io, io, io
ancora io.
Ma il vizio dell’adolescente
non si cancella con l’età
e negli adulti stranamente
diventa più allarmante e cresce.
La parola io
è uno strano grido
che nasconde invano
la paura di non essere nessuno
è un bisogno esagerato
e un po’ morboso
è l’immagine struggente del Narciso.
Io, io, io
e ancora io.
Io che non sono nato
per restare per sempre
confuso nell’anonimato
io mi faccio avanti
non sopporto l’idea di sentirmi
un numero fra tanti
ogni giorno mi espando
io posso essere il centro del mondo.
Io sono sempre presente
son disposto a qualsiasi bassezza
per sentirmi importante
devo fare presto
esaltato da questa mania
di affermarmi ad ogni costo
mi inflaziono, mi svendo
io voglio essere il centro del mondo.
Io non rispetto nessuno
se mi serve posso anche far finta
di essere buono
devo dominare
sono un essere senza ideali
assetato di potere
sono io che comando
io devo essere il centro del mondo.
Io vanitoso, presuntuoso
esibizionista, borioso, tronfi o
io superbo, megalomane, sbruffone
avido e invadente
disgustoso, arrogante, prepotente
io, soltanto io
ovunque io.
La parola io
questo dolce monosillabo innocente
è fatale che diventi dilagante
nella logica del mondo occidentale
forse è l’ultimo peccato originale.
Io.
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IL LUOGO DEL PENSIERO
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Eppure. continuando la nostra vita normale
si potrebbe capire quello che ci serve
che ci è davvero essenziale.
Si potrebbe guardare con un certo distacco
quasi sorridendo
tutto quello che accade nel delirio del mondo
si potrebbe sognare un luogo immaginario
un po’ inconsueto
un angolo inventato o forse vero.
Il luogo del pensiero
un rifugio dove mettersi al riparo
dall’affanno del presente e del futuro
uno spazio abitato dalle cose più vere
come un piccolo mondo che io possa contenere.
E allora, superando le nostre ansie quotidiane,
noi potremmo ascoltare soltanto quello
ch ci fa stare bene
noi potremmo, più che altro, occuparci di noi
cominciando da adesso
prima che l’uomo muoia
nel grande vuoto del suo successo.
Noi potremmo costruire
su un terreno precario e disastrato
un individuo compiuto, cosciente, intero.
Il luogo del pensiero
per cercare, al di là delle parole,
qualche cosa che assomigli a una morale
dove un bimbo cresciuto
senza neanche un modello
possa già frequentare, con rigore,
il giusto e il bello.
Un luogo per trovare un barlume di coscienza
dai problemi del sociale, alla sopravvivenza
dove il giusto della vita, pur concreto che sia,
non diventi mai volgare
perché ha dentro l’utopia
che è il vero luogo del pensiero
dove l’uomo del futuro sta crescendo
con l’idea di sé, ma con l’idea del mondo
dove l’uomo più solo non è mai in un deserto
se non chiude il proprio cuore
ma ogni giorno sa tenere il cuore aperto
coltivando quel tesoro
che è racchiuso dentro il luogo del pensiero.
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Bambini bevono acqua pulita per la prima volta.
La loro straziante reazione.
Ci sono bambini al mondo per cui anche un bicchiere di acqua pulita costituisce una grande rarità.
Un video ci racconta la loro storia e la loro reazione di fronte a dell’acqua limpida e pulita.
Molto toccante.
Lo Zambia è un paese molto difficile da vivere, per gli adulti ma anche per i bambini.
Indifesi e fragili, infatti, sono costretti a crescere presto, fin troppo presto ed a diventare adulti quando ancora avrebbero diritto alla spensieratezza ed alla felicità, due sensazioni che probabilmente non hanno mai provato.
Le loro condizioni di vita sono davvero proibitive, devono fare i conti ogni giorno con una serie di ostacoli e di difficoltà davvero pesantissime per ogni essere umani, figurarsi poi per un bambino. anche un bicchiere di acqua pulita per questi bambini è un vero miraggio.
In questo video vengono mostrate le condizioni terribili in cui questi bimbi sono costretti a vivere e tutto quello che devono fare ogni giorno per lottare per la propria sopravvivenza.
Il momento più bello quando vedono e bevono per la prima volta dell’acqua pulita, una vera rarità.
http://news.fidelityhouse.eu/video-incredibili/bambini-bevono-acqua-pulita-per-la-prima-volta-la-loro-straziante-reazione-177592.html?utm_source=facebook_fb05&utm_medium=cpc_fb05_177592&utm_campaign=facebook_fb05_177592
Immagini molto forti, storie crudeli che vi colpiranno dritti al cuore e non potranno che farvi riflettere.
Altrettanto incredibile sarà vedere un altro video che mostra alcuni bambini adottati da una coppia pronti ad amarli.
Davvero straziante la loro reazione.
http://news.fidelityhouse.eu/video-incredibili/una-coppia-adotta-due-bambini-ecco-il-momento-del-loro-incontro-121194.html
Spesso non ci rendiamo conto della grande fortuna che abbiamo, sebbene possa sembrarci roba da poco. Queste immagini forse ci faranno capire qualcosa di più.
Tratta dalla pagina di Informati su FB
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Stupidi ? No … siamo solo egoisti e facciamo le cose solo se c’è un tornaconto economico; dei nostri fratelli non ci preoccupiamo minimamente …
Firmato “l’Uomo moderno”
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Tratto dalla pagina di Radio Majakovskij su FB
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(Étienne de La Boétie)