Impietosho (12)


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“Prova a pensare in modo leggermente diverso dalla gente e tutti cominceranno a sospettare di te: c’è qualcosa che non va, sei pazzo.
Se fai parte della massa, sei considerato sano di mente.
Può darsi che la massa sia in preda alla follia, ma il punto non è quello. Tu devi semplicemente far parte della massa e comportarti come si comportano tutti gli altri. Non sono ammesse eccezioni. Non c’è spazio per l’individualità. Gli individui vengono rinchiusi in manicomio.
La gente ha definito pazzo Gautama il Buddha, ha dato del pazzo a Gesù Cristo, ha dato del pazzo a Socrate.
Le masse considerano pazzo chiunque non sia parte della follia collettiva, chiunque vada oltre questa follia.
Ma quella pazzia è l’unico modo di purificarsi.
L’uomo non è un essere ma un processo, non un essere ma un divenire.
Il cane nasce e muore cane.
La situazione non è necessariamente la stessa per quanto riguarda l’uomo. L’uomo può nascere uomo e morire come Gautama il Buddha. Nessun altro essere, eccetto l’uomo, si evolve tra la nascita e la morte.
Ma per raggiungere questo stato devi essere il fulmine che brucia tutto ciò che è marcio in te; devi essere abbastanza pazzo da andare oltre tutte le ipocrisie, tutti i manierismi, tutte le maschere che l’uomo ha creato per rimanere dov’è, per non crescere.
La massa, la gente, condannerà tutti i ribelli, tutti gli spiriti ribelli, dirà che sono dei distruttori.
Ma per creare bisogna distruggere. Se non si distrugge ciò che è brutto e spregevole, non si può creare la bellezza. Se non si distruggono le menzogne, non si può far posto alla verità.
Ma è molto difficile non odiare questo tipo di persone, che disturbano il vostro sonno, le vostre menzogne, comode, convenienti, le vostre consolazioni.
È naturale che la gente odi l’uomo di verità: egli è un disturbatore… con le tue menzogne ti senti al sicuro, e all’improvviso arriva lui ad istigare il dubbio in te, a disturbare la tua fede.
La verità è sempre in contrasto con i dogmi delle masse. La verità è individuale, e le masse non hanno alcun interesse per la verità. Alle masse importano le consolazioni, le comodità. Le masse non consistono di esploratori, di avventurieri, di individui che si inoltrano nell’ignoto, senza paura, e rischiano la vita per scoprire il significato della loro vita e dell’esistenza intera. Le masse vogliono semplicemente sentir raccontare bugie dolci, comode e convenienti. Senza fare alcuno sforzo, possono rilassarsi in quelle menzogne che servono solo come consolazioni.
La folla odia chi vuole essere un individuo, chi vuole seguire un suo cammino particolare, uno stile di vita.
Le masse vogliono che tu sia semplicemente “uno di loro”.
La tua separazione li rende consapevoli della loro inferiorità.
Vogliono che tu sia mite, remissivo, sottomesso.
Se in qualche modo le oltrepassi, le superi, non sarai mai perdonato.”

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lettera all’insegnante del figlio


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LETTERA DI ABRAMO LINCOLN
ALL’INSEGNANTE DI SUO FIGLIO

“Caro maestro,
lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità…
ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso.
Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro che una moneta trovata.
Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia e gli faccia riconoscere l’allegria profonda di un sorriso silenzioso.
Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le valli.
Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti.
Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e a non accettare le cose
solamente perché le hanno accettate anche gli altri.
Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo.
Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono.
Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione.
Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l’acciaio.
Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso.
Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini.
So che le chiedo molto,
ma veda cosa può fare, caro maestro”.

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l’Uomo è affetto da megalomania antropocentrica


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L’idea di opporre la specie singola «uomo», come controparte equipollente, alle miriadi di specie e generi animali infinitamente diversi fra di loro, e trattare queste miriadi come se formassero un unico e solo blocco tipico di esistenza animale, non è altro che megalomania antropocentrica.

Günther Anders

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Immagine e testo tratti da  Mosca Bianca

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La specie umana ha perso il valore della libertà, il potere della cooperazione e l’amore per la natura. Accecata dalla paura e dalla pazzia che deriva dalla mancanza di ascolto interiore, corre a grandi falcate verso la distruzione. E la chiama con orgoglio: civiltà …


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leggi qui l’articolo >>>  io non sono normale: IO AMOAMORE, ECOLOGIA & LIBERTÀ: imparare dagli animali – io non sono normale: IO AMO

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