una riflessione su Halloween


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Il vero orrore non è quello dei “morti viventi” che circolano la notte di Halloween.
Ma quello dei viventi già morti “senza averne loro stessi consapevolezza”… che popolano il mondo reale e virtuale, ogni giorno dell’anno.

Graziella Pivello

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Immagine e testo tratti da  Ilcontesenzaterra 

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Le leggi della natura


Tavolozza di vita

mandala1La legge della natura detta che, allo scopo di sopravvivere, le api debbano lavorare insieme.  
Come risultato, esse possiedono istintivamente un senso di responsabilità sociale. Esse non hanno nessuna costituzione, nessuna legge, nessuna polizia, nessuna religione o educazione morale, ma per via della loro natura, esse lavorano insieme fiduciosamente.
Occasionalmente, esse potrebbero lottare, ma in generale, basata sulla collaborazione, l’intera colonia sopravvive.  
Noi esseri umani abbiamo una costituzione, leggi e forze di polizia.  
Abbiamo la religione, notevole intelligenza e un cuore con una grande capacità di amare. Abbiamo molte qualità straordinarie, ma nella pratica effettiva, penso che siamo rimasti indietro rispetto a quei piccoli insetti.  
Per alcuni aspetti, sento che siamo più poveri delle api.

                                                                                      Dalai Lama

The law of nature dictates that, in order to survive, the bees have to work together.
As a result, they instinctively have a sense of social responsibility. They…

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l’efficienza non è più un’opzione, ma una necessità


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“La tecnologia moderna è diventata un fenomeno imprescindibile della civiltà, la forza di definizione di un nuovo ordine sociale in cui l’efficienza non è più un’opzione, ma una necessità imposta su tutte le attività umane.”

Jacques Ellul

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L’immagine ed il testo che precede sono tratti da   Mosca Bianca 

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Premesso che trovo l’immagine di sinistra “umana” mentre non lo è altrettanto quella di destra, posso immaginare che ci possa essere qualcuno che non condivide queste frasi oppure questo accostamento visivo (per quel che può significare);
a costoro voglio dire che comunque (come in tutte le situazioni) esiste sempre una via di mezzo (che è migliore degli eccessi) …

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l’odierna Società


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Chi mi legge avrà intuito che sono solitamente molto critico nei confronti della moderna Società occidentale; per come è strutturata, per come privilegi ormai l’Avere a scapito dell’Essere, per come abbia denaro e potere quale centro intorno al quale tutto ruota.
Una Società dalle mille contraddizioni.
Nella vignetta (reperita sul Web e di cui ignoro l’autore) ne troviamo illustrato un lampante esempio.

Quasi a rafforzare il pensiero che questo disegno suscita, mi son tornate alla mente le parole di un famosissimo drammaturgo …

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la vita umana secondo Arthur Schopenhauer


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“È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, vista dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l’umanità.
La vita umana oscilla tra il dolore prodotto dalla mancanza e la noia prodotta dal conseguimento di qualche appagamento effimero.
È un languido aspirare a soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte.
Gli uomini assomigliano a orologi, che vengono caricati e camminano senza sapere il perché; e ogni volta che viene concepito e generato un uomo, l’orologio della vita umana viene caricato di nuovo, per ripetere ancora, frase per frase e battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la sua musica, suonata e risuonata già innumerevoli volte.
Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell’infinito spirito naturale, della permanente volontà di vivere.”

(Arthur Schopenhauer)

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Immagine e testo tratti da Realtà, inganno e manipolazione

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Progresso ???


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Oggi siamo abituati a chiamare “progresso” ciò che in effetti non lo è affatto.
Se tu vivessi in una famiglia in cui tutti i membri, eccetto uno, hanno difficoltà a realizzare i propri sogni, sentirsi felici o persino sfamarsi e vestirsi, come giudicheresti il comportamento di quella persona, quella singola eccezione che, invece, ha risorse apparentemente illimitate e magari sostituisce il suo economico orologio digitale comprandone uno d’oro con altimetro, cronometro e barometro?
Come chiameresti questo scenario?
Lo chiameresti “progresso”?
Io non credo.
5559Quindi costruire auto da 400 km/h, smartphones, stazioni spaziali, persino esplorare il cosmo, capire i segreti della chimica, della fisica… niente di tutto questo può essere chiamato “progresso”, non mentre su questo pianeta esiste una sola persona infelice, incapace di realizzare qualunque sogno perché in disperato bisogno delle primarie necessità che le risorse impiegate in quel “progresso” potrebbero soddisfare.
L’unico motivo per il quale consideriamo orrendo e insensato quello scenario familiare descritto poco sopra e accettiamo invece lo stesso identico scenario a livello mondiale, persino assecondandolo e glorificandolo, è che non siamo più in grado di vederci come una grande famiglia, ingannati da fantasie sociopolitiche come i confini e le classi sociali, e abbiamo anche completamente rinunciato, abbagliati da invenzioni finanziarie e spauracchi economici, a pretendere la felicità e la realizzazione umana di tutti, dimenticando anche che la felicità altrui è il solo ed unico modo di ottenere la propria.

fonte: Mason Massy James

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Immagine e testo tratti da  Deviance Project

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