il Muro


Di seguito uno scritto del mio amico Alfredo che ritengo attuale e degno di attenzione

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Nel 1937, Erich Fromm (psicologo e filosofo) pubblicava il libro: ANIMA E SOCIETA’ e scriveva questo:

“Per capire il rapporto fondamentale dell’essere umano con il suo prossimo
è necessario analizzare il modo di produzione capitalistico, dal suo isolamento di monade, dall’angoscia che deriva dall’insicurezza totale della situazione economica, dall’isolamento della sua anima e dalla ostilità conscia e ancor più inconscia, che è continuamente prodotta dalla concorrenza nei confronti degli altri esseri umani.
Questa analisi dovrebbe verificare in che misura questa struttura fondamentale conduca a un profondo bisogno di giustificarsi che, a sua volta, viene soddisfatto dall’adempimento del dovere e del successo.
Dovrebbe dimostrare come il sistema economico capitalistico trasformi tutte le cose, e anche gli uomini, in merci con le quali esiste soltanto un rapporto indiretto, alienato, e in che misura la possibilità di soddisfare con il denaro tutti i desideri, paralizzi l’attività interiore dell’uomo , la sua capacità di esprimersi per sviluppare soltanto quella di guadagnare denaro.
Lo spirito del capitalismo non è un dato con cui possiamo comprendere gli esseri umani.”

ma anche questo… :

“Quasi ogni uomo può essere definito nelle sue caratteristiche principali e
personali, individuando il punto in cui ha smesso di crescere.”

Una delle mancanze più gravi di gran parte dell’umanità è aver smesso di
crescere, accontentandosi della cuccia calda, e delle carabattole con cui cercano di riempire il buco nero della loro vita. Risultato ?
Mah, fatevi un giro nell’ameno paese…

E per favore, NESSUNO si azzardi a dire che non eravamo stati messi sull’avviso. Certo che il semi-analfabetismo di tanti, direi troppi, non aiuta
a comprendere gli eventi ed impedisce la visione di un mondo migliore e
assolutamente possibile.
Avanti quindi con pupi e pupari, in attesa che la NATURA ce la faccia pagare, come meritiamo.
Per quanto mi riguarda, io mi sono tolto dalla
“colonna infame” tanti anni fa, preferendo crescere piuttosto che pavoneggiarmi con i miei successi. Ma si sa, io sono un “ribelle” …

Alfredo

***

che aggiungere ?

sempre Fromm diceva:

“Nella nostra società le emozioni in generale vengono scoraggiate. Benché senza dubbio il pensiero creativo, come ogni altra attività creativa, sia inseparabilmente legato alle emozioni, è diventato un ideale pensare e vivere senza emozioni. Essere emotivo è diventato sinonimo di instabile e squilibrato.
Quanto maggiore è l’integrazione della personalità dell’individuo, e quanto maggiore è quindi la limpidezza verso se stesso, tanto più grande è la sua forza. Il «conosci te stesso» resta uno dei comandamenti fondamentali, che mirano a creare la base della forza e della felicità dell’uomo.”

Concludendo mi soffermo con perplessità a pensare ad un argomento in voga in questi giorni:
ai MURI che già esistono (Bulgaria) e a quelli che vogliono edificare (Ungheria)
e a quelli che seguiranno …
possibile che nessuno comprenda che il muro lo edificheranno ma dentro se stessi …
è questo il genere di “crescita” che sta attuando il genere umano ???
e coloro che consentono, anzi promuovono, tale situazione, a puro scopo di lucro e potere, non si rendono conto che tutto questo non ha futuro

 

è talmente evidente …

e lunga vita al Capitalismo …

indian4

😦