Fatto / Valore


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FATTO/VALORE

“Anche il positivismo logico, come ogni religione, aveva i suoi dogmi, il più pervicace dei quali separava i supposti fatti empirici dalle verità analitiche da una parte, e dei valori etici dall’altra.
Secondo Rudolf Carnap (uno dei più grandi ‘logici’ del XX sec. ndr) e compagnia, infatti, quando si cerca di rendere chiaro ciò che si dice, ci sono solo tre possibilità:
o si arriva a enunciati che si possono verificare o falsificare in maniera sperimentale,
o a enunciati che sono veri o falsi in base alle convenzioni o alle regole del linguaggio e della logica,
o a enunciati che non hanno senso e che si dissolvono come neve al sole.

Ora, non c’è dubbio che molta metafisica, religione in testa, non sia altro che un nonsenso, più o meno facilmente smascherabile.
Ma la separazione positivista tra fatti, verità e valori è risultata essere troppo manichea, e oblivia del fatto (o della verità, o del valore) che i tre ingredienti appaiono spesso (o sempre) in una misura difficile (o impossibile) da separare, anche nel campo scientifico.

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E proprio per sfatare il dogma della separabilità tra fatti e valori è dedicato il ciclo di conferenze FATTO/VALORE (2004) di Hilary Putnam.
Il più noto filosofo statunitense vivente dialoga qui idealmente con i suoi pari del passato e del presente, da Dewey e Quine a Habermas e Rorty.

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Ma, soprattutto, con Amartya Sen, il premio Nobel, che per conto suo, e da tempo, sta portano avanti una analoga critica al dogma positivista che pretenderebbe di giudicare lo sviluppo di un Paese separando i fatti economici, quali il prodotto interno lordo o il tasso di crescita, dai valori etici, quali l’aspettativa di vita o il tasso di alfabetizzazione.
Putnam e Sen ci mostrano insieme come economia ed etica possano e debbano procedere di pari passo, con buona pace del nuovo imperialismo coloniale che va sotto il nome di globalizzazione.”

Chi glielo va a spiegare ai ‘cazzari’ che fanno i ricchi fuori, ma che non hanno niente dentro?
Piergiorgio ci ha provato ma mi sa … invano …

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Un pensiero riguardo “Fatto / Valore

  1. C’è sicuramente comunque qualcosa di vero nella distinzione fra enunciati analitici e non analitici. A Putnam forse piacerebbe ridurre gli analitici (o almeno, la loro origine) a quelli non analitici. Rileggevo “Is logic empirical?” qualche giorno fa, è stata una lettura stimolante.

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