Inginocchiati di fronte a Sua Emergenza


“I diritti e le libertà vengono prima di qualsiasi emergenza, la quale essere affrontata in questo quadro e non al di fuori di esso.
Sapete quando c’era la gente che cantava dai balconi, completamente fatta di paura e confusione, a me venivano in mente i canti degli schiavi nei campi di cotone che servivano a cadenzare il lavoro e a ottundere la fatica.
Ma il canto non rende liberi.”

il Simplicissimus

Israel separation wall in West BankDobbiamo uscire dall’equivoco nel quale viviamo ormai da una ventina d’anni, anche se esso non è mai stato chiaro, quasi limpido come oggi: non è  una qualunque minaccia che crea l’emergenza e lo stato di eccezione, ma è la voglia di instaurare uno stato di eccezione, di sospensione della democrazia, delle Costituzioni e dei diritti di cittadinanza che crea la minaccia. E per creare intendo uno stato quantistico nel quale è impossibile determinare quanto sia frutto di occasioni colte dentro il vaso di Pandora del caos o quanto sia stato accuratamente preparato: poche volte è possibile collassare la funzione d’onda, aprire la scatola e scoprire se il gatto di Schrödinger è vivo o morto.  I primi vent’anni di questo nuovo secolo non sono stati altro che un susseguirsi di emergenze, quella del terrorismo, quella del debito, quello dei conti pubblici, quello dello share: tutte cose che ci hanno stordito e…

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