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La gente si sente soffocare.
A partire da coloro che purtroppo sono tristemente attaccati a delle macchine per tentare di salvare la pelle, per sconfiggere un destino crudele ed infame.
Ma anche tutti gli altri si sentono soffocare; stanno male perché parenti e conoscenti degli ammalati gravi, stanno male perché terrorizzati dai media, stanno male perché privati delle proprie libertà individuali, della loro quotidianità, della loro normalità.
L’impressione di soffocamento simile a quello che si prova se qualcuno ti stringe il collo con le mani, con una corda, con una catena …
ecco appunto è proprio una catena quella che, in senso metaforico, sta stringendo il collo di tutti noi.
Ma quello che la gente, come sempre intontita dai media, non capisce è che il virus non è la catena … il virus è solo l’ultimo anello della catena, quello che la chiude facendola diventare un cappio.
Ma non si può pensare che gli altri anelli siano meno decisivi o determinanti nell’operazione di soffocamento; concorrono tutti con la stessa forza.
Ed allora io vorrei tanto che l’informazione e le istituzioni ci parlassero anche di loro, che combattessero anche loro, non che ci martellassero solo con la narrazione del virus tremendo e letale.
Perché è ormai certo che i morti di solo virus son veramente pochi.
Ma Istituzioni e Media vogliono finalmente cominciare a fare qualcosa per le altre (e decisive) cause di tanti decessi che si ripetono con cadenza annuale ma proprio tutti gli anni, e questo da anni, ma nel totale silenzio tombale di entrambi?
Vi faccio un solo esempio (ma se ne potrebbero fare anche tanti altri): qualche addetto ai lavori ha formulato una opinione ma gli “esperti” mainstream che vi fanno vedere in TV, guarda caso, mai ne accennano e riguarda il motivo dei numeri enormi di Bergamo e Brescia che sembrano veramente anomali rispetto ad altre zone; l’opinione di cui dicevo teorizza che, essendo la Pianura Padana una delle zone più inquinate, il fattore di aggravamento delle condizione respiratoria di alcuni contagiati, la loro necessità dell’ausilio di macchinari per la respirazione forzata, i loro decessi (nei casi più gravi) possano essere messi in relazione con le polveri sottili (vedi PM10) che respirano da tempo, cosa che ha compromesso i loro polmoni (che ora sono in condizioni critiche).
Vogliamo indagare, vogliamo fare degli studi in merito, vogliamo dirlo?
Oppure non se ne deve parlare perché altrimenti si va a toccare gli interessi di qualcuno (o qualcosa) un po’ troppo “importante”? Cosa hanno fatto Media ed Istituzioni per combattere la piaga delle polveri sottili? (e non stiamo parlando di una cosetta da niente)
Altre possibili concause vengono indicate nei vaccini, nello stress, nell’indebolimento del sistema immunitario, nelle onde malefiche del 5G (tanto sponsorizzato nonostante non ne si conoscano i reali effetti, come invece sarebbe necessario, prima di utilizzarlo), nella mano umana … cose oscurate, negate, bollate come fake invece di essere indagate, studiate, controllate, capite ed eventualmente disinnescate. (sulla “mano umana” ce ne sarebbe da dire …)
Siamo stanchi (o almeno dovremmo esserlo, tutti!) del fatto che ci indichino sempre e solo i nostri piccoli nemici mentre quelli veramente grossi e pericolosi vengono tenuti accuratamente nell’ombra, affinché nessuno li veda …
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