una richiesta ragionevole


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Il dottor Moscarella è un biologo nutrizionista; la richiesta che fa in questo video mi sembra molto sensata, importante ma soprattutto assai derimente.
Ormai è assodato (seppur sottaciuto dai media) che ogni anno già da parecchio tempo in Italia abbiamo un numero di decessi molto rilevante; questo è il motivo per cui molti hanno equiparato l’attuale virus a quello delle solite influenze stagionali ed in effetti quei virus fanno parte della sua stessa famiglia.
E’ altresì assodato ed incontrovertibile che la reazione al contagio da coronavirus non è stato trattato (dai media e dal governo) con le stesse modalità rispetto ai contagi degli anni precedenti.
Inoltre qualcuno inizia ad evidenziare che l’inquinamento da polveri sottili è un possibile fattore di aggravamento delle condizioni di salute dei contagiati e se ciò fosse provato non sarebbe un particolare da sottovalutare ma da approfondire; ricordiamo che la pianura padana vista dal satellite mostra una cappa dovuta proprio all’inquinamento atmosferico e guarda caso il grosso dei contagi si è verificato proprio in quell’area (almeno per ora).
In conclusione visto che chi muore fondamentalmente muore di polmonite e questo si verificava in gran quantità anche prima del coronavirus un approfondimento d’indagine non sarebbe per nulla superfluo.
Per pensar male poi avremmo tutto il tempo dopo …

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5 pensieri riguardo “una richiesta ragionevole

  1. Mi sembra pochino rivolgersi ai medici italiani. Queste domande dovrebbe dovuto rivolgerle a tutti i medici, soprattutto a quelli cinesi, che pare abbiano debellato i contagi di questa polmonite che ha invaso il mondo e non solo l’Italia. A proposito d’Italia: quanti in tutto il mondo sono stati, prima di questi contagi, i morti di polmonite? È una domanda che rivolgo al dottor Moscarella.

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    1. Penso proprio che comunque lo sappia bene.
      Ma limitiamoci alla nostra Italia (che i dati sono più accessibili):
      a quanto pare sono tantissimi ogni anno e questo da anni; i numeri odierni fanno molta più paura solo perché sono enfatizzati dai media mentre quelli passavano sotto silenzio. Tra l’altro ho letto che proprio nella zona di Bergamo e Brescia ci sono stati parecchi casi, in numero stranamente più alto del solito, di polmoniti forti proprio nello scorso autunno / inverno …
      e poi perché limitarci a cercare di saperne il numero? Sarebbe interessante anche scoprirne le cause scatenanti e quelle aggravanti. O no?
      Buona serata Marcello

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      1. Pienamente d’accordo sulla necessità di conoscerne le cause. Il numero lo ha citato il dottore, come dimostrazione che si tratta di polmonite: una polmonite a livello mondiale?

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      2. Il virus è un virus che si ambienta, attecchisce e fa danni nell’apparato respiratorio.
        Ad alcuni non provoca nulla, ad altri un semplice raffreddore (la famiglia è quella), ad altri una influenza … se il soggetto soffre già di patologie serie il virus non è altro che la “botta” finale data ad un organismo già in difficoltà di suo.
        Non c’è nessuna epidemia mondiale di polmoniti ma è ovvio che siano proprio i polmoni gli organi più presi di mira e danneggiati.
        I numeri enormi di morti (in proporzione) dell’Italia rispetto ad altri Paesi è plausibile giustificarli con il fatto che negli altri Paesi contano i decessi PER il virus separatamente da quelli CON il virus? Si spiegherebbero no?
        In effetti è dimostrato che i decessi sono quasi tutti (tranne poche decine) per tumori, polmoniti, infarti e così via (e non lo dico io ma l’ISS).

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