… pubblicità !


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Siamo confinati in casa e l’umore (ma anche qualcos’altro) comincia davvero a risentirne.
Siamo bombardati a ripetizione da una informazione su cui ci sarebbe tanto da dire.
Siamo terrorizzati (chi più chi meno ma lo siamo tutti) a causa di un virus che potrebbe pure avere il”marchio di fabbrica umano”.
Siamo indignati (in pochi in verità) per come l’Europa ci ha disastrato la sanità e tutto il resto.
Siamo inquieti per il presente ma (i più attenti) anche per il futuro prossimo.
Siamo tutti nel bel mezzo di una “cosa” che ci hanno spacciato per una “esercitazione” militare (a che pro?) con tanto di soldati (immuni?), carri armati e bombardieri termo nucleari (tanto le testate atomiche yankee già sono parcheggiate nel nostro scantinato da un po’).
Siamo spettatori di litigi verbali in TV e sui social su qualunque argomento ma ovviamente di più sulle cose di cui sopra.
Siamo, in aggiunta a tutto ciò, in un mondo che ogni giorno di più dimostra di essere sbagliato, pernicioso, iniquo e governato da forze immorali e letali (e non solo in economia).
Siamo in balia delle Agenzie di Rating, dei Mercati, della Finanza che equivale a dire che siamo in balia di avvoltoi, usurai e speculatori di infimo livello.
Siamo quindi proprio sul ciglio del baratro, bendati (quindi anche con un equilibrio più instabile) con enormi “fette di salame”, mentre soffiano forti e pericolosissimi “venti” …
… e la pubblicità in TV rappresenta il solito mondo idilliaco e ricco, esattamente come faceva prima, invitandoci a consumare tutto il consumabile.
E’ davvero alquanto infastidente.
Se poi a ciò aggiungiamo che io la pubblicità la detesto parecchio e già da un bel po’ di anni …

PS – Ho deciso: domani andrò in concessionaria ad acquistare una vettura superaccessoriata, con vetri oscurati ed il condizionatore con filtro antipolline ed antivirus e farò subito un bel giro di prova … tanto ho l’autocertificazione …

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Giusto perché avevo perso il conto


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A qualche imbecille che predica ancora che “bisogna cambiare l’Europa dall’interno” si raccomanda di leggere il rapporto commissionato dall’europarlamentare della sinistra tedesca Martin Schirderwan, che raccoglie le richieste che l’Unione Europea ha formulato agli Stati membri dal 2011 al 2018:

-105 raccomandazioni per ridurre le pensioni e aumentare l’età pensionabile;
-63 intimazioni a tagliare il sistema sanitario pubblico e a privatizzarlo;
-50 indicazioni di riduzione dei salari;
-45 suggerimenti di taglio alle protezioni sociali per disoccupati e disabili;
-38 richieste di riduzione delle tutele dei lavoratori.

Tutto in nome dell’ austerity e del pareggio di bilancio.
In pratica l’esatto contrario dei principi su cui si fonda la nostra Costituzione: lavoro, diritti sociali e dignità della persona.

Giuseppe Sottile  

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il testo è tratto da   Mario Improta

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L’autore del testo è un avvocato.
I numeri ci forniscono un quadro ben preciso di cosa sia realmente l’Europa
(delle banche, della finanza e dei poteri forti) per i cittadini.
Ulteriori commenti li trovo superflui …

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Ecco spiegato cos’è il debito pubblico


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Del prof. AURITI un modo per spiegare il debito pubblico:

“Per avere più chiaro il concetto, facciamo un esperimento mentale.
Immaginiamo un’isola solitaria, popolata da, mettiamo, 100 persone. Queste persone non conoscono la moneta e barattano.
Un giorno approda sull’isola un banchiere, sfuggito a un naufragio, con un baule contenente 1000 monete d’oro.
Il banchiere non ci mette molto a persuadere gli isolani che se utilizzassero le monete d’oro nei loro scambi, questi sarebbero facilitati e ognuno si potrebbe specializzare nel lavoro a lui più consono a vantaggio di tutta la comunità.
Gli isolani comprendono il vantaggio di non dover cercare qualcuno che abbia bisogno di pesce avendo giusto sandali da cedere, quando si ha pesce da vendere e bisogno di comprare sandali.
Dunque il banchiere mette in circolazione le sue mille monete, prestandone dieci a ciascun abitante, affinché possa iniziare a commerciare vantaggiosamente.
In cambio della cessione di tutto il suo prezioso oro, chiede in cambio solo un modesto interesse, diciamo del 10%, ovvero una sola moneta all’anno per le dieci prestate.
Agli isolani sembra una proposta sensata e accettano. Ciò che loro sfugge sul momento è che a fine anno dovranno dare tutti insieme al banchiere 1100 monete. Da dove potranno prendere le 100 monete mancanti, se ne esistono in tutto 1000? Come nel nostro sistema bancario, infatti, il banchiere dell’isola ha emesso solo la moneta circolante, ma non l’importo corrispondente agli interessi, che naturalmente non esiste.
A fine anno tutti gli isolani sono disperati, perché nessuno è in grado di ripagare il banchiere. E a lui si rivolgono nella loro angoscia per avere una soluzione del problema.
Il banchiere ha subito pronta una soluzione magnanima. Egli propone di concedere a tutti una deroga alla restituzione del capitale. Gli isolani pagheranno per ora solo gli interessi maturati e il banchiere concede il rinvio del saldo del debito per un altro anno, alle stesse condizioni.
Tutti contenti per la soluzione trovata, gli isolani versano ognuno al banchiere la singola moneta dovuta da ciascuno.
Avendo versato in tutto al banchiere 100 monete, per gli isolani rimangono in circolazione solo 900 monete.
Alla fine del nuovo anno gli abitanti dell’isola sono ancor più disperati. Hanno in tasca solo 900 monete, eppure ne devono di nuovo 100 al banchiere, perché il loro debito è ancora di 1000 monete.
Così in dieci anni il banchiere entra in possesso di tutti gli averi degli isolani mentre questi sono ancora oberati dallo stesso debito iniziale.

Ecco spiegato il debito pubblico”

(da “Il Manifesto della Sociosofia”)

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Il testo (illuminante) è stato tratto da    Ambra Fedrigo

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appuntamento nell’altrove


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Premetto che non credo nell’aldilà, ma sto cominciando a sperare che invece ci sia un “altrove” dove un giorno tutti in qualche modo ci rincontreremo.
Ma il motivo non è solo quello che potreste pensare. Lo sfizio che vorrei togliermi sarebbe un altro.
Infatti vorrei anche poter incontrare tutti coloro che, nell’ultimo secolo, per bramosia di potere e denaro hanno contribuito a contaminare e deturpare la bellezza e l’integrità della natura e dell’uomo provocando nel contempo tanta sofferenza e tanti lutti.
Quando saremo tutti “dall’altra parte” mi piacerebbe chiedergli quanti soldi hanno portato con se nell’ultimo viaggio e poi, da pari a pari, anche se saremo forse solo pura energia, potergli urlare addosso quello che penso di loro, uno ad uno, dopotutto anche se sono tanti di tempo per farlo dovrei averne una eternità …

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