Alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo tutto sotto controllo.


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Alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo tutto sotto controllo.
Ogni luogo è stato inondato di nanoparticelle. Ora possiamo averne un controllo capillare.
Vi sono dei microsensori nei boschi e negli animali selvatici (per la loro salvaguardia, naturalmente). Ora gestiamo noi la biodiversità. Gestiamo la natura a nostro piacimento.
Anche il mondo civilizzato, il “nostro” mondo, è cambiato. Ora è possibile vedere droni di pattuglia anche in città (d’altronde, sono emersi vari stati d’emergenza ed è stato necessario, per la nostra tranquillità naturalmente). Vi sono dei biochip nel nostro corpo (a scopo terapeutico, naturalmente). Alcuni hanno parti del corpo potenziate, grazie alle biotecnologie. Ah giusto, non possiamo vederle ma vi sono anche tante piccole invisibili telecamere (per la nostra sicurezza, naturalmente) in grado persino di leggere il nostro stato d’animo e la nostra propensione al consumo. Le città, sempre più grandi, sono state quasi totalmente automatizzate: ora è sufficiente adeguarsi ai protocolli e seguire le procedure per portare a compimento qualsiasi attività, tutto già impostato per noi.

Certo, non vi è più possibilità di formare la propria identità spontaneamente.
Certo, non esiste più la vita selvaggia.
Certo, ogni aspetto della nostra vita è in funzione dell’utilità e del progresso. Certo, ogni essere vivente è fondamentalmente considerato una risorsa.
Certo, viviamo in un mondo così tossico che sono necessari dispositivi portatili per avvertirci dei rischi.
Certo, non si possono più esprimere emozioni e sentimenti.
Certo, per ogni cosa vi sono categorizzazioni, modelli, parametri.
Certo, ogni forma di pensiero eretico non è concepita ed è immediatamente punita.
Certo, abbiamo modificato profondamente il nostro ambiente e poi noi stessi per adattarci a ciò a cui non eravamo adatti.
Certo, le disuguaglianze, le discriminazioni, le guerre e lo sfruttamento non sono affatto scomparsi.

Però siamo “avanzati” come non mai.
Siamo diventati Dio.
Siamo perfetti, precisi, efficaci.
Siamo diventati onnipotenti.
Era questa la meraviglia della vita.
No?
Certo che no.

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L’immagine ed il testo sono tratti da  Mosca Bianca

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Highway to Hell


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Leggere questo articolo mi ha provocato un grande disappunto.
Lungi da me il voler mai giustificare o esaltare l’illegalità ed il compimento di reati, ma sinceramente non riesco a non sentire un senso di disagio nel rendermi conto di come abbiamo ridotto la nostra società.
Una donna (tra l’altro di una età non più verdissima, che compie gli anni quindi gli facciamo gli auguri) che ha compiuto un atto di protesta e dimostrativo non violento e con danni solamente economici limitatissimi (esclusivamente per un ente ricco) sta da giorni in prigione mentre tantissimi altri, colpevoli di reati ben più gravi, se ne stanno allegramente fuori (politici e bancarottieri in primis, ma anche spacciatori e delinquenti vari).
Prima ho parlato di come abbiamo ridotto la nostra società e vi spiego il motivo:
perché viviamo in un mondo che mette in carcere senza sconti Nicoletta Dosio per trenta minuti di casello aperto “in autostrada” ma che (dopo 6 mesi) non ha ancora rinviato a giudizio nessuno per la morte di 43 persone a causa del crollo del Ponte Morandi (di cui si sa tutto perché provocato dell’incuria a scopo di lucro), guarda caso sempre “in autostrada” …

Per leggere l’articolo di cui parlo clicca   >>>    Oggi Nicoletta Dosio compie 74 anni e 50 giorni di carcere

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