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Velocità di aumento della popolazione e capacità di far danni dell’essere umano, ci rendono del tutto simili alle cellule tumorali.
Il pianeta è ammalato: la malattia siamo noi.
Questo è; con tutta evidenza.
Tutti i processi biologici, chimici, fisici, e anche umani, contengono “in nuce” la soluzione ai problemi da loro stessi creati. Si chiama retroazione negativa; essa porta tutti i sistemi, prima o poi, in equilibrio.
Qual’è il sistema adottato da Gaja per difendersi da noi ?
Forse proprio quello che noi vediamo esser maggiormente a nostro danno: il nostro sistema tende a mettere a capo delle nostre comunità, che siano le nazioni, le grandi multinazionali, o le grandi banche, dei pazzi, psicopatici, suicidi.
Dei criminali privi di empatia, di umanità, di amore.
Privi di intelligenza emotiva.
Tutte doti che dovrebbero invece in cima alla lista dei “preferiti” per scegliere chi mettere al comando di grandi gruppi di persone.
Qual è il gruppo così dissennato che sceglierebbe un matto da mettere a capo: Un infido, un bugiardo, un prevaricatore ?
Homo oeconomicus.
Lui è riuscito a far si che acquisiscano il potere i peggiori.
I più cattivi, i più egoisti.
Homo oeconomicus non ha quindi futuro alcuno.
E Gaja lo sa.
Gaja ha messo Homo oeconomicus a segare il ramo su cui era comodamente appollaiato.
Homo oeconomicus. si leverà dalla scatole da solo quindi.
La chemioterapia di Gaja è questa qui, e si prospetta molto efficace.
Homo oeconomicus rovinerà tutto ?
Gaja se ne frega.
Mille anni ? Diecimila anni ? Centomila anni ?
Si risistema. Si risistema tutto. No Problem.
Gaja è qui da 5 miliardi di anni.
Diecimila anni sono un leggerissimo torpore di due minuti, dopo pranzo…….
Peccato per l’Arte, la Musica, per tutte le mille cose intelligentissime e bellissime che abbiamo fatto e per i milioni che avremmo ancora potuto farne.
Peccato per tutte le mille tribù che sarebbero andate avanti tranquille come “selvaggi” pitturandosi, amandosi, ogni tanto picchiandosi un po’…il giusto….
Peccato per il Rinascimento, il barocco, e la bossanova.
Peccato per le mille belle foto che abbiamo fatto e che avremmo ancora potuto fare.
Peccato per i giovani pittori, o quelli vecchi.
Peccato per i giovani pianisti, o quelli immortalati in mille dischi fantastici.
Peccato per Django Reihnart e Stephane Grappelli.
Per Frank Zappa, Milos Forman e Vermeer.
Per Bach, Mozart, Stanley Kubrik o Woody Allen.
Peccato per i milioni di Mamme e Papà delle Fiji o di Centocelle, nelle Filippine o nel Mato Grosso, a Santiago del Cile o a Pechino che tutte le mattine mettono i vestitini ai loro bambini, sperando per loro in un futuro migliore …..
Homo oeconomicus non ha futuro alcuno.
Ha scommesso sul cavallo sbagliato, anzi, non era neanche un cavallo, era un predatore famelico che ora si divora lui e il pianeta che lo sostentava.
Ha scommesso sulla sua parte peggiore, quella che vuole, vuole, vuole, tutto per se… e ha perso.
Homo oeconomicus non ha futuro alcuno, dobbiamo diventare altro, o spariremo insieme a lui.
Peccato per noi.
(Francesco Neri)
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Immagine e testo sono tratti da Faro Felix
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