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« Perché la ricchezza non produce bellezza in chi ne è entrato in possesso con viltà – perché un tal uomo è ricco per un altro uomo ma non per se stesso – né bellezza e forza fisica sono adatte a vivere in un corpo vile e malvagio, ma appaiono stridenti: mettono maggiormente in evidenza chi le possiede, e ne mostra la viltà.
E anche tutta la scienza, se è separata dal sentimento di giustizia e dalle altre virtù, appare astuzia, non sapienza. »
Platone, “Menèsseno”
[l’immagine riproduce l’opera di Camille Pissarro, “Fields” (1877)]
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Immagine e testo tratti da Gazzetta filosofica
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Che combinazione fortuita …
proprio in queste ultime ore abbiamo avuto occasione di ascoltare e riflettere su fatti, azioni ed argomenti (molto importanti) che hanno a che fare con la SCIENZA (e se volete anche con la PSEUDO-SCIENZA).
Le parole di questo post le trovo a dir poco ILLUMINANTI.
Ovviamente, oltre alla dovuta riflessione, proprio per questo motivo provocano tantissima tristezza …
tristezza per com’è la Società moderna e, soprattutto, per come si avvia a diventare in futuro,
tristezza perché Platone l’aveva già capito 2.400 anni fa mentre lo sprovveduto “homo oeconomicus” moderno ha smarrito tale consapevolezza …
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