Persone & Maschere


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“L’uso comune della parola “persona” per indicare l’individuo umano è, senza saperlo, pertinente: “persona” significa, infatti, la maschera di un attore, e in verità nessuno si fa vedere com’è; ognuno, invece, porta una maschera e recita una parte.
In generale, l’intera vita sociale è un continuo recitar la commedia.
Per tal ragione la vita di società riesce insipida a persone ricche di contenuto; mentre le teste superficiali se ne compiacciono assai.
È così: il nostro mondo civile non è che una grande mascherata.
Vi si incontrano cavalieri, preti, soldati, dottori, avvocati, ecclesiastici, e che altro ancora!
Ma non sono, costoro, ciò che rappresentano: non sono altro che maschere, sotto le quali, di regola, si celano degli speculatori.
Non capisco perchè mai, per riguardo verso l’altrui dabbenaggine, dovrei provare rispetto per la menzogna e per l’impostura.
Ciò che io rispetto è la verità, di qualunque cosa si tratti; e, appunto per questo, non ho alcun rispetto per ciò che è contrario alla verità.
La sua luce, in questo mondo, non potrà mai risplendere finchè voi continuerete a tenere le menti in catene, come state facendo.”

(Arthur Schopenhauer)

“Una cosa che ci dà motivo non lieve d’inquietudine è la mancanza di spontaneità e naturalezza.
Si è costretti troppo spesso ad assumere pose forzate, a non mostrarsi al prossimo per quello che si è.
La vita di molte persone è condizionata dall’ostentazione.
Non è piacevole nè rilassante la vita di chi indossa perennemente una maschera.
È preferibile essere disprezzati per la propria spontaneità che tormentati da una continua, soffocante finzione.”

(Seneca)

“Quando ti spogli di ciò che non sei, diventi ciò che potresti essere.”

(Lao-Tzu)

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Immagine e testi sono tratti da  Realtà, inganno e manipolazione

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i muri della coscienza


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“Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta
Allora, seguitela senza chiedere l’opinione di nessuno.
Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima, al vostro spirito, al vostro Dio interiore.
Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene, vi sbagliate.
Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta.
Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi.
Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta.”

(Omraam Mikhaël Aïvanhov)

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