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« Vedo una folla sterminata di uomini simili ed eguali, che si girano senza tregua su se stessi per procurarsi piaceri piccoli e banali di cui si colmano l’animo.
Ciascuno di loro ripiegato su se stesso è come estraneo al destino di tutti gli altri, i suoi figli e i suoi amici privati costituiscono per lui tutta la specie umana.
Per quanto concerne i suoi concittadini egli vive accanto a loro ma non li vede… »
Arnold Gehlen, “L’uomo nell’era della tecnica”
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