i sintomi del Risveglio di Coscienza


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Non sono convinto che quanto descritto coinvolga un numero cospicuo di persone, penso che ancora riguardi una grande minoranza;
però la via è quella giusta,
l’unica strada percorribile.
Poi sta all’Uomo decidere se percorrerla oppure no;
di questa scelta si assumerà tutte le relative conseguenze.
Il testo è bello, le immagini (pur se non di ottima qualità) della Terra lo sono forse ancor di più.
Alcune cose dette non mi sono molto familiari ma altre le sento profondamente.

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Il video è tratto da  Abbattiamo IL Sistema

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l’Uomo immortale


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Tratto da LA FILOSOFIA IN SESSANTADUE FAVOLE
di Ermanno Bencivenga
Capitolo L’UOMO IMMORTALE

“Un giorno, non si sa come, nacque un uomo immortale.
Ossia: poteva morire se voleva, bastava che bevesse l’acqua delle Fonti Maligne, ma poteva anche non morire, e questa era una gran fortuna.
Così almeno pensavano i suoi amici e parenti, che non la smettevano di congratularsi con lui.
L’uomo immortale crebbe, si trovò un lavoro, si sposò ed ebbe dei figli.
E visse felice e contento, per un po’.
Poi intorno a lui la gente cominciò a morire: tutti quelli che conosceva, e sua moglie e i suoi figli, sparirono uno dopo l’altro.
C’era gente nuova in giro, e l’uomo immortale dovette cominciare daccapo: risposarsi, avere dei figli, farsi altri amici.
Ogni volta che incontrava qualcuno, doveva raccontargli tutta la sua storia dall’inizio, perché quelli che la storia la sapevano non c’erano più, ed era una lunga storia, e diventava più lunga di giorno in giorno.

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E sempre più l’uomo immortale pensava che non valesse la pena di raccontarla, perché tanto anche questo nuovo amico di un anno o di un’ora avrebbe finito per sparire.
E sempre meno gli riusciva di sopportare la paura e la rabbia che leggeva negli occhi dell’altro.
Una sera d’estate, l’uomo immortale si recò alle Fonti Maligne, si sedette di fronte all’acqua che scorreva e passò ore a contemplarla.
In realtà non la vedeva affatto: pensava a quella sua vita implacabile.
Quando infine si alzò, si chinò e bevve, i pochi curiosi lì intorno si guardarono perplessi.
E anche gli altri, quando la notizia si diffuse nelle grandi città affollate di rabbia e di paura, non seppero darsene ragione.”

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