Bufale moderne : opinione e auto referenzialità


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come Oliviero Beha, Bernard Maris è un altro che se ne è andato troppo presto ! Peccato…

Capitolo    L’OPINIONE E L’AUTOREFERENZIALITA

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“Lo sviluppo del calcolo delle probabilità [la definizione della teoria della probabilità come branca della matematica, creata nel 1933 da Kolmogorov (foto) con la proposta di un’assiomatica delle probabilità] è accompagnata dalla messa a punto di nuove tecniche, come quella dei sondaggi, molto meno onerosi dei censimenti.
Con i sondaggi l’opinione pubblica diventa un attore essenziale della vita politica o economica.

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Ma che cos’è l’opinione pubblica, se non l’opinione dell’uomo medio di Quételet (Lambert Adolphe Jacques, famoso statistico belga ndr).
Variabile standardizzata, orientata, a cui si chiede di esprimersi su tutto, l’opinione pubblica è in rapporto permanente col potere.
Il sondaggio, elaborato dall’uomo di potere, dall’uomo politico o dal dirigente aziendale, instaura un dialogo permanente e obbligatorio con i cittadini, al quale partecipano giornalisti, anch’essi grandi manipolatori professionisti dell’indagine, sondaggisti e opinionisti.
L’opinione pubblica, che si colloca agli antipodi della scienza ed è fondata sul riflesso condizionato dal sondaggista, sta diventando un ambito essenziale per la manifestazione di idee e giudizi sull’economia.
Le percezioni del futuro economico, dell’incertezza, dell’avvenire, si esprimono in misura crescente tramite i sondaggi e le opinioni degli analisti, in gran parte autoreferenziali.
L’autoreferenzialità è essenziale in economia: è il cardine intorno a cui ruota il mercato di Borsa.
Per esempio, gli analisti economici devono rispondere a domande sulla congiuntura; ora, ciascuno di essi legge ciò che scrivono gli altri o esprime ciò che gli altri dichiarano alla radio e alla televisione.
E’ così che nascono le tendenze, le mode, i ‘concetti’ come, per esempio, la ‘tendenza’ alla deflazione emersa nella primavera del 2003.
Ma la propensione dei analisti ed esperti al codismo e al conformismo ha anche altre ragioni.
La prima è che essi hanno avuto la stessa formazione ideologica.
Sono tutti prodotti dello stampo liberale e difficilmente possono vedere il mondo al di fuori della metafora della concorrenza; la seconda è che utilizzano tutti le stesse fonti, costituite da identici modelli statistici.
A volte l’autoreferenza diviene ‘profezia autorealizzante’, manifestazione interessante dei fenomeni della folla.

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Si parla di deflazione, e si crea la deflazione: qui ‘dire è fare’, per citare John Austin (filosofo, promulgatore del ‘positivismo giuridico’ ndr).
Le agenzie di rating (Moody’s, Standard & Poor’s, Fitch) che hanno il compito di valutare le imprese (e gli Stati ndr) quanto alla capacità di realizzare profitti o di rimborsare prestiti, pensano quello che pensano le altre agenzie: se una abbassa una valutazione, le altre si accodano, dando prova di una passività inquietante.

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E’ stato così nei casi di Enron e di Vivendi (anche di Lehman & Bros, venuta poi ndr) che hanno visto la comunità degli opinionisti fare un brusco voltafaccia e annientare quello che prima adorava.
L’opinione pubblica non è altro che il movimento della folla, imprevedibile e pericoloso.
Il sondaggista può, nel suo ambito limitato, provocare le urla della folla, come potrebbe accadere a un oratore.
Ma la folla può rivoltarsi contro i suoi manipolatori, giacché è per natura imprevedibile, come ben sanno i demagoghi, che cercano di indovinare le emozioni e di presagirle per guidarle”.

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Il primo pensiero (astruso) che mi viene è che ‘rat’ in inglese significa ‘topo’ e che le agenzie di rating siano delle ‘pantegane’ che ‘manipolano il futuro’ di tutto ciò che valutano;
i numeri sono importanti, a volte significano molto ma non possono giustificare tutto !!!
(il classico esempio è dato dal Pil di cui ho spesso parlato)
I sentimenti, il Welfare, l’equità sociale, la giustizia come possono mai essere ‘quantificati’ numericamente ???

Ecco perché la perdita di ‘spiriti liberi’ (giornalisti e scrittori) si farà sentire, eccome, nel panorama dei dibattiti di un paese che più che discutere, cazzeggia, senza idee, senza ispirazione, senza fantasia e, soprattutto, dulcis in fundo, senza onestà intellettuale.
Poi, ci vediamo tutti  ‘Porta a Porta’ …

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Pubblicità … (Progresso ???)


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Chi, meglio di quelli che hanno vissuto, lavorato e, perché no, guadagnato nel ‘sistema’, per poi uscirne, o anche esserne esclusi, possono raccontarci meglio, e con cognizione di causa, quali sono i meccanismi che regolano il mondo ‘cosiddetto’ civile, sicuramente opulento, ma non per tutti, sicuramente non per i ‘ribelli’.
Frédéric Beigbeder, è stato un famoso pubblicitario ‘di successo’ in Francia.
Poi si ribellò al ‘sistema’ e cominciò a divulgare le segrete cose di un mondo che, forte delle conoscenze in vari campi del sapere umano, le usa per fini di interesse personale o di quelli che affidano loro il compito di ‘convincere’ le masse, non con una persuasione ‘intelligente’ che accresca le coscienze, ma piuttosto con la ricerca delle ‘debolezze’ e le ‘paure’ della gente.

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Nel 2001, pubblicò un libro che divenne un best seller, ma che oggi è ampiamente dimenticato, travolto (anche lui) dal susseguirsi delle distrazione di massa, fabbricate in continuazione dal quella macchina infernale che si chiama ‘Propaganda’.
(citazione)

Da   Lire 26.900   (non è il costo ma il titolo del libro) scriveva questo:

Capitolo IL PEGGIORE DEI SISTEMI

“Per ridurre l’umanità in schiavitù, la pubblicità ha scelto la linea morbida, la persuasione.
Viviamo nel primo sistema di dominio dell’uomo sull’uomo contro il quale perfino la libertà è impotente.
Anzi, questo sistema punta tutto sulla libertà, è questa la sua più grande trovata.
Le critiche servono solo a dargli più risalto, i pamphlet a rafforzare l’illusione della sua melliflua tolleranza.
Vi sottomette con eleganza.
Tutto è permesso, nessuno viene a malmenarti se fai casino.
Il sistema ha raggiunto il suo scopo: anche la disobbedienza è diventata un forma di obbedienza.
I nostri destini stroncati vengono graziosamente impaginati.
Proprio voi che state leggendo questo libro, scommetto che vi dite:
*Carino questo pubblicitario che sputa nel piatto dove mangia, ma dai, su, che ci sei dentro quanto gli altri, pagherai i tuoi tributi come tutti*.
Non c’è modo di venirne fuori.
E’ tutto sprangato, con il sorriso sulle labbra.
Vi bloccano con crediti da rimborsare, mensilità, affitti da pagare.
Avete qualche scrupolo ?
Milioni di disoccupati là fuori aspettano solo che lasciate libero il posto.
Potete prendervela finché volete.

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Churchill ha già dato la risposta, affermando (parlando della democrazia ndr):
*E’ il sistema peggiore a eccezione di tutti gli altri*.
Non ci ha ingannati.

Non ha detto il sistema migliore, ha detto il peggiore”.

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Che aggiungere ?
Chapeau !!!
E’ da parecchio che non sopporto la pubblicità …
per i motivi su esposti e per l’evidente falsità dei messaggi che veicola;
ormai non vendono prodotti ma ‘sogni’ …
son finiti i tempi belli di ‘Carosello’.
Inoltre, fateci caso, lo fa con ‘prepotenza (anche questa mascherata), per essere sicuri di attirare la vostra attenzione !
A cosa sto alludendo ?
Ponete l’attenzione al volume del vostro apparecchio TV e scoprirete che qualche mano fantasma aumenta il livello dell’audio all’inizio dello spot …     😉       

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il silenzio ci nutre


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“Il silenzio è essenziale.

Abbiamo bisogno di silenzio tanto quanto abbiamo bisogno di aria, così come le piante hanno bisogno di luce.
Se le nostre menti sono affollate di parole e pensieri, non c’è spazio per noi.

E’ il silenzio che ci guarisce e ci nutre.”

(Thich Nhat Hanh)

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( tratto dalla pagina Fb  di  Realtà, inganno e manipolazione )

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pensierino (strano) della sera


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il Governo vuole obbligare i bambini a vaccinarsi altrimenti negherà loro il diritto sacrosanto all’istruzione e limiterà la loro libertà di autodeterminazione al trattamento sanitario;
posso capire per delle malattie ‘letali’ ma … il morbillo …
si parla tanto dell’immunità di ‘gregge’ come obiettivo ma questa, si sa, ‘protegge’ i ‘non’ vaccinabili dalle possibili epidemie;
allora perché trattano un non vaccinato come se fosse un pericolo per gli altri (i vaccinati) ?
Perché ‘obbligarlo’ a vaccinarsi ?
Gli ‘altri’ non li dovrebbe già  ‘proteggere’ il vaccino che hanno fatto ?

Perché mi vien da pensare ‘male’ ???

PS – da piccolo ho fatto il morbillo e non ho avuto spiacevoli effetti collaterali ed ora è come se mi fossi vaccinato;
proteggere i bimbi da malattie di questo genere è assurdo …

O sbaglio qualcosa ???

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