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C’è un filosofo ‘particolare’, si per i temi che tocca, sia per come li descrive e analizza; ha uno stile moto simile al ‘Dada’.
Si tratta di Jean Baudrillard …
Allora vi propongo una pagina del suo:
LA SOCIETA’ DEI CONSUMI (1976)
NOI CHE SIAMO DIVENTATI L’ESCREMENTO DEL TEMPO
“Il tempo libero è forse l’insieme di tutte le attività ludiche con cui lo si riempie, ma è innanzitutto la ‘libertà di perdere il proprio tempo’ eventualmente di ‘ammazzarlo’, di spenderlo in pura perdita.
Per questo è insufficiente dire che il tempo libero è ‘alienato’ perché non è che tempo necessario alla ricostruzione della forza-lavoro.
L’alienazione del tempo libero è più profonda: essa non dipende dalla sua subordinazione diretta al tempo lavorativo, […] è legata all’impossibilità stessa di perdere il proprio tempo.
[…]
Sisifo, Tantalo, Prometeo: tutti miti esistenziali della ‘libertà assurda’ caratterizzano assai bene il villeggiante nel suo scenario, tutti gli sforzi disperati per mimare una ‘vacanza’, una gratuità, uno spossessamento totale, un vuoto, una perdita di se stesso e del proprio tempo che ‘non può’ raggiungere, oggetto egli stesso preso in una dimensione definitivamente oggettivata dl tempo.
Siamo in un epoca (1976 ricordiamolo ndr) in cui gli uomini non arriveranno mai a perdere abbastanza tempo per scongiurare questa fatalità di passare la loro vita a guadagnarne.
Ma non ci si sbarazza del tempo come un capo di biancheria.
Non si può né ucciderlo né perderlo, non più di di quanto lo si possa fare per il denaro, infatti entrambi sono l’espressione stessa del valore di scambio.
Nella dimensione simbolica il denaro, l’oro sono ‘escremento’ (lo sterco del diavolo…).
E’ lo stesso per il tempo oggettivato.
Ma in effetti è molto raro e, nel sistema attuale, logicamente impossibile restituire sia al denaro che al tempo la loro funzione ‘arcaica’ e sacrificale di escremento; il che significherebbe veramente liberarsene sul piano simbolico.
Nell’ordine del calcolo e del capitale avviene in un certo modo precisamente l’inverso: oggettivati a opera sua, manipolati a opera sua come valori di scambio, siamo noi a essere diventati l’escremento del denaro, siamo noi a essere divenuti l’escremento del tempo.”
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Beh … ve lo avevo anticipato che era una mente ‘particolare’ …
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