I Lori Lento sono diventati famosi perché protagonisti di video che ne mettono in luce l’aspetto tenero. Ma quello che si nasconde dietro a queste immagini è terribile: ecco cosa facciamo a questi animali per averli a casa e cosa significa quando alzano le braccia.
Day 8 aprile 2017
si … meglio precisare …
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Democrazia ‘made in Usa’
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Mujica: ”Volete bombardare la Siria? Fatelo con latte in polvere e biscotti”
Parole ancora attualissime di uno dei pochi uomini al mondo che ancora riesce a dire cose semplici ma così rivoluzionarie.
Sorgente: Mujica: ”Volete bombardare la Siria? Fatelo con latte in polvere e biscotti”. – Attivo Tv
Direi che non è proprio la stessa reazione scelta da Donald …
Panico in diretta TV: dichiarazioni SHOCK sulla guerra in Siria, i conduttori cercano di fermarlo
Sorgente: Panico in diretta TV: dichiarazioni SHOCK sulla guerra in Siria, i conduttori cercano di fermarlo. – Attivo Tv
… è una situazione geo politica molto complicata …
NO ! Non è complicata … Assad non vuole far passare per la Siria un “gas-pipeline” …
o la “Borsa” o la Vita …
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Eccovi un’ulteriore dimostrazione di come si manovrano le folle, giocando con le predisposizioni ipocrite di un enorme gregge di pecore (tutte rigorosamente bianche) ormai rintontonite e belanti.
*Preso individualmente l’uomo è un essere abbastanza ragionevole e sensato. Quando è parte di una folla, diviene subito un idiota.*
– Friedrich von Schiller –
Da: ANTIMANUALE DI ECONOMIA di Bernard Maris
Capitolo: I CONCORSI DI BELLEZZA
“Se la Borsa non è di alcuna utilità per la crescita, in compenso influenza l’opinione, il clima economico.
Si fa viva con la sveglia del mattino e ci dice: ‘Attenzione, il capitale non è molto euforico’ oppure ‘Evviva, il capitale va bene’.
In ogni momento della giornata possiamo conoscere il listino di Borsa aggiornato,
Potremmo voler sapere di più dell’andamento della disoccupazione, del livello dei salari, del grado di inquinamento nelle città, del numero di immigrato espulsi, della quantità di animali in via di estinzione, del numero di lingue, quei tesori dell’umanità che stanno scomparendo perché non sono più parlate (una quarantina al giorno), ma preferiscono infliggerci l’incessante litania del listino, che sale che scende… un po’ come il canto gregoriano.
Il mercato d’occasione di una piccola, minuscola parte del capitale nazionale domina gli umori del paese.
La musichetta dei mercati ci accompagna insieme con il cambio del dollaro (sale! che disgrazia! scende! che disgrazia!), con il prezzo del petrolio, i tassi di inflazione e di crescita.
Ma come vengono fissate le quotazioni di Borsa?
Chi detrmina l’andamento dei mercati?
E che cosa sono questi famosi ‘mercati’ che ci intimano di venerare e ai quali si deve rendere conto.
La sanzione dei mercati, l’umore dei mercati, la depressione dei mercati, l’euforia dei mercati, la risposta dei mercati.
Simili a divinità, inafferrabili, onnipresenti, collerici e suscettibili, tutti i mercati funzionano più o meno come quello borsistico, che alimenta ‘Il clima della Borsa’ e ‘il morale degli uomini d’affari’, che insomma crea la fiducia.
Il suo funzionamento è stato descritto magistralmente da John Maynard Keynes in uno dei dei capitoli più celebri della TEORIA GENERALE, il XII, *Lo stato dell’aspettativa a lungo termine*.
Come fa un operatore di Borsa a decidere di offrire o domandare un dato titolo o una data azione?
Keynes immagina un concorso di bellezza nel quale i concorrenti devono scegliere la ragazza più graziosa fra un centinaio di foto.
Il vincitore è quello che si sarà avvicinato di più alla scelta media dell’insieme dei concorrenti.
A questo punto il ragionamento diviene molto complicato e strategico.
Posso scegliere in funzione della mia opinione (1);
o in funzione di quella che credo essere l’opinione degli altri (2);
o in funzione di quella che credo essere l’opinione degli altri a proposito della mia stessa opinione e di quella degli altri (3);
o scommettere che certuni daranno prova di originalità e sceglieranno il viso di un certo tipo (4);
e così via.
In conclusione, dice Keynes, *il problema dello speculatore è individuare che cosa farà la folla*.
Se so che la folla venderà domani, la cosa migliore è vendere oggi, prima della caduta delle quotazioni; se so che la folla comprerà massicciamente domani, la cosa migliore è comprare oggi, prima del rialzo.
Ma come posso prevedere i movimenti della folla, dal momento che io stesso ne faccio parte?
E’ esattamente il paradosso del concorso di bellezza.
In realtà i mercati sono un movimento di folla, dominato dalla tendenza al mimetismo, al codismo, oscillante fra infatuazione e panico.
Fanno tutti la stessa cosa; comprano, vendono, entrano, escono …
Nulla assomiglia a un gregge di pecore più di un mercato di Borsa.
E’ per questo, sempre secondo Keynes, *la sola ipotesi che posso fare è che la tendenza continui*.
Sale?
Speriamo che continui a salire!
Scende?
Vendiamo e speriamo che continui a scendere, altrimenti avrei sbagliato.
L’ideale è quindi prevedere che cosa farà la folla per fare il CONTRARIO !!! Comprare al rombo del cannone, vendere al segnale di cessato allarme.
I gradi guru della Borsa, George Soros e altri, pretendono di prevedere i movimenti della folla e spiegano così la loro fortuna.
Ma a parte il fatto che la loro fortuna si disfa con la stessa rapidità con cui si crea (Soros insegna), la loro capacità di prevedere dipende, nella maggior parte dei casi, dalla loro situazione di ‘iniziati’: sanno ciò che altri ancora non sanno (Si chiamerebbe: ‘insider trading’, che sarebbe, dicono ‘vietatissimo’ e come no..!? ndr).
Keynes è stato un grandissimo speculatore.
Si è arricchito, si è rovinato, si è arricchito di nuovo.
Sfruttava le informazioni riservate ottenute grazie alla sua posizione nel Tesoro britannico? Si spera di no (anche se pare che sia sì! ndr).
In ogni caso chi vince al gioco della Borsa è l’iniziato che conosce i retroscena, il baro con una carta in più sotto il tavolo.
Ma la stragrande maggioranza degli investitori in Borsa fa parte della folla (beeeeee ndr).
Keynes ha aggiunto qualcosa di strano: *E’ meglio avere torto con la folla, che ragione contro di essa*.
E’ un altro modo di dire: ‘Bisogna seguire il movimento’, un’idea che economisti moderni come André Orlean (cfr. Le pouvoir de la Finance – 1999 -) hanno espresso così: *E’ razionale essere irrazionali*.
Spiegazione: se vi comportate in modo eccentrico, se giocate contro la comunità degli operatori e degli speculatori di Borsa, insomma se siete la pecora nera, la comunità non vi sopporterà e finirà per avere la vostra pelle (ciò che accade ai grandi guru che vogliono essere troppo eccentrici, che appaiono troppo iniziati o sospetti: sono messi al bando dagli affari).
Prima o poi chi gioca in Borsa è condannato a starci dentro.
In mezzo alla folla.”
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Quanti credono di agire mentre invece sono semplicemente ‘agiti’ ???
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Senso unico …
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… e purtroppo diventa spesso libertà di sproloquio …
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Detachment
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