Quando Sarò Capace d’Amare


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Quando sarò capace di amare 
probabilmente non avrò bisogno 
di assassinare in segreto mio padre 
né di far l’amore con mia madre in sogno.

Quando sarò capace di amare 
con la mia donna non avrò nemmeno 
la prepotenza e la fragilità 
di un uomo bambino.

Quando sarò capace di amare 
vorrò una donna che ci sia davvero 
che non affolli la mia esistenza 
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

Vorrò una donna che se io accarezzo 
una poltrona un libro o una rosa 
lei avrebbe voglia di essere solo 
quella cosa.

Quando sarò capace di amare 
vorrò una donna che non cambi mai 
ma dalle grandi alle piccole cose 
tutto avrà un senso perché esiste lei.

Potrò guardare dentro al suo cuore 
e avvicinarmi al suo mistero 
non come quando io ragiono 
ma come quando respiro

Quando sarò capace di amare 
farò l’amore come mi viene 
senza la smania di dimostrare 
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l’animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace di amare 
mi piacerebbe un amore
che non avesse 
alcun appuntamento col dovere

Un amore senza sensi di colpa 
senza alcun rimorso 
egoista e naturale 
come un fiume che fa il suo corso

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere 
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.

Giorgio Gaber

 

COSTA RICA… E ANCHE FELICE


Ambiente Sul Web

costa costa rica

costa costa rica 2

Oggi vi voglio parlare del Costa Rica, il Paese più felice del mondo. Questo piccolo Stato del Centro Americasfida in felicità qualsiasi altro Stato del mondo. Alte speranze di vita alla nascita, benessere e sostenibilità sono le parole d’ordine di questa magnifica terra.

cerro chirripoCerro Chirripo

Il Costa Rica, Paese decisamente green, cura, tutela e protegge gli oltre 1.200 km di costa e di biodiversità. Primo Paese per l’impegno ambientale nell’America Latina, è anche il terzo Paese al mondo in conto di aria pulita.

cordillera de tiralanCordillera de Tiralan

Con le sue oltre trentacinque zone protette, il turista ha solo l’imbarazzo della scelta. Acque delle coste azzurrissime, verde rigoglioso, la montagna Cerro Chirripo, la trentottesima vetta più alta del mondo (3.820 metri) la Cordigliera di Tiralan, il Vulcano Arenal con le sue calde acque termali

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ISRAELE TORTURA I BAMBINI PALESTINESI IN CARCERE


tratto dal sito

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=13944&pg=14049
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Voi questo militare riuscite a considerarlo un “Uomo” ???

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Dal 2000 oltre 10 .000 bambini palestinesi sono stati arrestati dal regime di Tel Aviv. I più sfortunati vengono portati nella Stanza N°. 4 del Russian Compound

Sono circa 700 all’anno. Bambini palestinesi, di età inferiore ai 18 anni, della Cisgiordania Occupata. Vengono arrestati dall’esercito israeliano e condannati dalle corti militari israeliane. L’accusa più comune? Aver lanciato pietre, reato punibile con una pena massima di 20 anni di carcere. 
 
Dal 2000 oltre 10 .000 bambini palestinesi sono stati arrestati.
 
Oggi sono circa 7000 i minori palestinesi detenuti in 17, tra carceri israeliane e campi di detenzione. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno ripetutamente invitato le Nazioni Unite perché impediscano ad  Israele di arrestare e torturare bambini palestinesi, perché smetta di processarli secondo il diritto penale militare e rilasci tutti quelli detenuti illegalmente.
 
A seguito di un rapporto dell’Indipendent del novembre 2015 nel quale emergeva come il Palestinian Prisoners Club (PPC) – organizzazione per i diritti dei palestinesi detenuti – riferisse cha almeno 600 bambini palestinesi erano stati arrestati a Gerusalemme solo nella prima metà del 2015 e che circa il 40% erano stati vittime di abusi sessuali, a gennaio 2016 il giornale britannico ha realizzato un nuovo report, affermando che il governo israeliano stesse torturando i bambini, tenendoli in gabbie all’aperto durante il periodo invernale.
L’ Independent ha citato un rapporto pubblicato da The Public Committee Against Torture in Israel (PCATI) in cui si afferma che “i bambini accusati di reati minori sono stati messi in gabbie, sono stati minacciati e sessualmente abusati. I processi dinanzi ai tribunali militari si sono svolti senza la presenza di un legale”.
A seguito di una visita degli avvocati del Public Defender’s Office di Israele, sono venuti alla luce i dettagli scioccanti di ciò che avveniva nel centro di detenzione di Ramla.
“Durante la nostra visita, mentre una violenta tempesta di freddo colpiva lo stato, gli avvocati hanno incontrato i detenuti che hanno descritto un quadro sconvolgente: nel bel mezzo della notte, decine di loro venivano trasferiti in gabbie di ferro, costruite all’esterno della struttura carceraria”.
Questa procedura si protraeva da alcuni mesi. Il rapporto afferma che questa forma di tortura a Ramla era solo una di una vasta gamma di abusi.
Il 74 % di questi bambini sperimentano violenza fisica durante l’arresto, il trasferimento e/o l’interrogatorio. Israele è l’unico governo che persegue sistematicamente  bambini palestinesi nei suoi tribunali militari, mentre “nessun bambino israeliano entra in contatto con i tribunali militari”.
In un report del giugno 2013 anche  il Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini (CRC) ha espresso  profonda preoccupazione per la pratica della tortura e dei maltrattamenti nei confronti dei bambini palestinesi arrestati, perseguiti e detenuti dai militari e dalla polizia israeliani.
Ha inoltre riportato “l’uso continuo di violenza fisica e verbale, umiliazioni, restrizioni dolorose, incappucciamento della testa e del viso in un sacco, minacce di morte, violenza fisica, violenza sessuale contro di loro o membri delle loro famiglie, accesso limitato ai servizi igienici, cibo ed acqua.”
 
Il rapporto del CRC ha anche spiegato che l’esercito israeliano ha utilizzato più volte i  bambini palestinesi come scudi umani.
 
La maggior parte dei bambini riferiscono di essere sottoposti a maltrattamenti durante gli interrogatori, al fine di estorcere loro confessioni. I maltrattamenti includono schiaffi, percosse, calci e spintoni violenti. Gli abusi verbali sono consuetudinari. Nonostante le raccomandazioni del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura nel maggio 2009, gli interrogatori continuano a non essere videoregistrati. 
Sempre più spesso, i soldati israeliani utilizzano minacce sessuali, incluse le minacce di stupro, per spaventare i bambini e costringerli a confessare. Nel 2009, Addameer ha documentato almeno cinque casi di bambini che hanno dichiarato di essere stati aggrediti o minacciati sessualmente durante l’ arresto, il trasferimento al centro di detenzione e/o l’interrogatorio. Le aggressioni sessuali hanno diversi aspetti, incluso afferrare i testicoli di un bambino e minacciarli di stupro o sodomia con un oggetto.
Uno dei luoghi più tristemente famosi per le torture sui bambini palestinesi è la Stanza N°. 4 del Russian Compound, centro d’interrogatori di Gerusalemme. È  possibile visionare tutte le foto al seguente link.
 
Molti bambini palestinesi scontano le pene nelle stesse prigioni israeliane per gli adulti. L’Ordine Militare 1644, emesso il 29 luglio 2009, ha istituito un tribunale militare diverso per i bambini palestinesi, chiudendo i  42 anni di processi ai bambini di 12 anni negli stessi tribunali degli adulti. Tuttavia, l’ordine non è riuscito a colmare  molte delle carenze nei confronti dei bambini, tra cui  le disposizioni insufficienti per la nomina dei giudici e la mancata presenza di un avvocato durante gli interrogatori.
Mentre la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo definisce bambino “ogni essere umano con un’età inferiore a diciotto anni”, secondo l’ordine militare israeliano 132 i bambini palestinesi, dai 16 anni in poi, sono stati processati e condannati da tribunali militari israeliani per adulti.
Naturalmente, gli israeliani sono considerati “bambini” fino al compimento dei 18 anni.
 
Il più giovane prigioniero al mondo, attualmente in un carcere israeliano, è Ali Alqam, 11 anni. Accusato di aver tentato di accoltellare una guardia israeliana a Gerusalemme, il 10 novembre, gravemente ferito con tre colpi all’addome, al bacino e ad una mano dall’esercito israeliano, ha subito due interventi chirurgici. È  stato ricoverato all’Haddasah Ein Kerem Hospital di Gerusalemme Ovest ammanettato al letto, nonostante fosse privo di sensi. La sua famiglia ha potuto vederlo solo una volta, per 20 minuti ed in presenza della polizia israeliana. 
 
L’altro giovane prigioniero che rischia di essere condannato per tentato omicidio è Ahmad Manasra, accusato di duplice tentato omicidio. Martedì scorso è comparso dinanzi ad un tribunale militare israeliano, ma l’udienza è stata rinviata al 22 gennaio, giorno in cui Ahmad compirà 14 anni e, per la legislazione israeliana, potrà essere condannato ed andare in carcere.

gli esempi contano


di  Alessandro Di Battista

Ma la notizia è arrivata? Perché è una cosa bella, molto bella. A Ragusa qualche anno fa un cittadino italiano si diede fuoco per evitare lo sfratto. Il M5S Sicilia (con i soldi degli stipendi dei deputati dell’assemblea regionale, soldi che per legge gli spetterebbero) ha ricomprato la casa e l’ha restituita alla famiglia.

E’ un gesto concreto, è un simbolo. E’ un modo per rilanciare una nostra proposta: l’impignorabilità della prima casa.

Viviamo in tempi di speculazioni, di banchieri farabutti che giocano con i risparmi dei cittadini e di partiti attaccati solo al denaro. E’ bene che la prima casa sia messa in sicurezza. La prima casa non si tocca!

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