Day 3 settembre 2015
se avete letto il post “QUANTUM”
vi offro queste integrazioni …
Claudio
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Claudio
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e
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vi offro queste integrazioni …
Claudio
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vi offro queste integrazioni …
Claudio
1)
“QUANTUM” …
By Alfredo
Oggi, cerco di introdurvi al pensiero quantistico, destinato a sconvolgere tutti i paradigmi che, fino ad oggi, hanno regolato (?) le nostre esistenze, e che abbiamo accettato a scatola chiusa, perché provenienti da categorie di persone a cui abbiamo delegato il “sapere” considerandoli “esperti” (scienziati, religiosi, politici, economisti, guru, filosofi di mestiere etc etc).
Noi dobbiamo sforzarci, abituarci a diventare “esperti” di noi stessi, noi per noi, senza avere nessuna paura di esplorare la vastità del sapere, della conoscenza, dell’inesplorato.
Non abbiamo bisogno, oggi soprattutto, di “suggeritori”; dobbiamo pervenire alle nostre consapevolezze con uno sforzo delle nostre menti e delle nostre anime.
Chi siamo e dove andiamo sono domande ricorrenti in ogni essere umano pensante e ciò provoca dubbi, ansie, paure che in molti casi non si riescono a risolvere con il pensiero (mente) che ha evidentemente i suoi limiti.
Alcuni sentono, intuiscono (l’anima) le vibrazioni del mondo, dell’universo.
Quando ciò succede, ci si sente “estranei” da un contesto – sempre più vasto – di persone che si accontentano di trascorrere i loro giorni (si dice spensieratamente) ritrovandosi poi con la casa piena di fantasmi che non li lasciano in pace: così nella più totale inconsapevolezza si dichiarano “malati” disturbati dal loro stesso non pensiero.
In questo video, viene introdotto il concetto che afferma che la natura, per cui anche noi, siamo energia, superando quindi i paradigmi di: materia, spirito, le famose rex estensa, e rex cogitans di Cartesiana memoria.
Allora, se accettassimo questa ipotesi, saremmo obbligati a conoscere i principi della “termodinamica” che vi invito a leggere.
Augurandomi, evidentemente, che questo “ennesimo” contributo serva ad ognuno di voi per rischiarare il proprio sé.
Ricordatevi, comunque, che DIO SIVE NATURA del mio buon amico Baruch Spinoza
eheheheh
video
Ora cerco di integrarlo, sperando che comprendiate la connessione, di
un pensiero “antico” – che va quindi contestualizzato, espresso da una persona che, per l’epoca, ma anche per l’oggi, aveva capacità mentali
straordinarie e che mai nessuno riuscì a spiegare razionalmente – con le nuove teorie scientifiche e non, con cui stiamo cercando di scoprire il
mistero dell’universo e della vita.
“Non ti ho dato o Adamo, né un posto determinato, né un aspetto proprio, né alcuna prerogativa, perché quel posto, quell’aspetto, quella prerogativa che tu desidererai, tutto secondo il tuo voto e il tuo consiglio, ottenga e conservi.
La natura limitata dagli altri è contenuta dentro le leggi da me descritte. Tu te la determinerai da nessuna barriera costretto, secondo il tuo arbitrio, alla cui potestà io ti consegnai.
Ti posi nel mezzo del mondo perché di la’ meglio tu scorgessi tutto ciò che è nel mondo.
Non ti ho fatto né celeste, né terreno, né mortale, né immortale, perché da te stesso. quasi libero e sovrano artefice. ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto.
Tu potrai degenerare nelle cose inferiori, che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine”.
– Pico della Mirandola –
Cosa aveva quest’uomo di superiore, oltre a una memoria prodigiosa ???
Energia, vibrazioni, campo… bah. Meditiamo !
il Video :
By Alfredo
il Dubbio
il dubbio è una costante nella vita umana
ogni giorno se ne può presentare qualcuno
stamani sentivo parlare in Tv dell’argomento clou degli ultimi mesi (i migranti) e della evoluzione della questione; ora pare che qualche Paese Europeo stia chiudendo i “portoni” mentre qualche altro li stia allargando un po’.
Faccio alcune premesse (che sono il mio pieno convincimento) :
– non credo a quanto i media dicono perchè si tratta di una informazione farlocca, pilotata e di comodo; molto meglio auto informarsi (ed internet lo consente, se solo lo si desidera),
– non credo a quanto i politici dicono in TV in quanto oggigiorno sono solo dei burattini le cui fila son “tirate” da chi veramente detiene il potere e governa il mondo,
– la mia posizione riguardo gli esseri umani (di qualsiasi colore abbiano la pelle) è inutile che la spieghi a chi mi conosce o abbia letto i miei post (fermo restando il fatto che cose oggettivamente irrealizzabili restano tali nonostante qualsivoglia tipo di sforzo di volontà : ad esempio ipotizzate che tutti gli abitanti dell’Africa volessero venire in Europa, non ci starebbero neppure “pigiando”),
– la mia posizione riguardo ad altri Paesi del mondo è ormai altrettanto nota.
Queste premesse sono doverose ma, mi direte, cosa c’entra il “dubbio” con tutto ciò ?
E’ presto detto …
Gli UsA si definiscono la patria della Democrazia (cosa ridicola visti i 2/3 secoli di vita rispetto ai millenni del resto del Mondo, ed ancor più ridicola visto il trattamento che hanno riservato a chi su quella terra aveva più diritti di loro perchè ci vivevano da sempre): la Democrazia non credo preveda l’occupazione di uno Stato e lo sterminio dei suoi legittimi abitanti …
comunque
gli UsA di fatto comandano in Europa (e non solo) in piccola parte come Governo ed in grandissima parte con le multinazionali, impongono trattati abominevoli (che Stati “servi” accettano e firmano) e per fare un solo esempio ma ben significativo basta questa sigla (ma è solo la punta di un grosso iceberg) TTIP … un trattato che va a solo vantaggio delle sue multinazionali che guadagneranno speculando sulla vita umana, facendoci mangiare qualsivoglia veleno;
fanno il bello ed il cattivo tempo nel mondo intero scatenando guerre travestite da missioni di pace, “portando” la Democrazia in alcuni Paesi (dove hanno il tornaconto, di altri invece se ne fregano), piazzando le loro basi ovunque, si “inventano” false motivazioni per invadere altri Stati;
si “inventano” sbarchi sulla Luna e si auto provocano attacchi terroristici, per avere l’appoggio della popolazione per compiere atti che altrimenti gli Americani non acceterebbero;
insieme a molti altri Stati hanno depredato l’Africa delle sue ricchezze del sottosuolo;
hanno i servizi segreti che spiano Paesi nemici ma per non farsi mancare nulla pure quelli “amici” (o “servi” ?);
istruiscono ed utilizzano (fin che fa loro comodo) personaggi che poi (guardacaso) diventano il nemico pubblico numero uno del mondo intero (Bin Laden ad esempio) che poi dicono di aver ucciso ma non ne mostrano le prove, ed anche sull’ISIS ci sarebbe molto da dire (basta informarsi, fate ricerche sul Sen Mc Cain ad esempio);
e chissà quant’altro ora sto tralasciando per dimenticanza …
Orbene, torniamo al dubbio,
visti i problemi che l’Europa ha con gli attuali flussi immigratori,
vista la sua “ingerenza” totale in Europa (Nato), tanto da definirli come Paesi amici (ma io dico “servi”),
visto che è una Nazione così grande e con una situazione economica non paragonabile a quella di alcuni Paesi europei (Italia per prima),
visto che è già una società molto multietnica, e visto il loro “livello di democrazia,
il dubbio che mi pongo è : perchè gli UsA non hanno fatto e non fanno nulla per aiutare l’Europa,
perchè non “offrono” ospitalità ad una parte di questi disperati ?
perchè impongono solo e non offrono mai ?
Eppure qualche secolo fa hanno “ospitato” nelle loro piantagioni di cotone tanti esseri umani provenienti dall’Africa …
ops … ora capisco … ma perchè forse allora erano in catene ???
viva la democrazia !!!
Claudio
IL VIL DENARO …
L’obiettivo di ogni uomo dovrebbe essere quello di vivere i propri giorni dignitosamente, godendo di tutte le gioie che la vita gli può dare (materiali ed immateriali), sopportando in cambio tutte le fatiche che questo comporta …
Sin dal primo giorno dell’Umanità è esisitito il lavoro consistente nella ricerca di cibo e sopravvivenza, ma per secoli e secoli non sono esistiti e neppure serviti i soldi …
Il lavoro è oggi la chiave che dà a ciascun uomo l’accesso (ma tramite il denaro) a tante cose che sono indispensabili alla vita stessa, prima fra tutte la dignità, seconda il cibo, poi a scalare tutto il resto, comprese le cose futili …
Ovviamente alcune cose immateriali ma fondamentali non necessitano del lavoro (ad esempio l’amore e l’amicizia) ma tutte le altre, quelle materiali, dipendono esclusivamente dal lavoro …
ma un conto è lavorare per vivere
ben altro è vivere per lavorare …
Il denaro invece dovrebbe essere esclusivamente una semplificazione commerciale e contabile, rendere cioè più semplici gli scambi tra gli uomini, scambi di cose e servizi che passano dagli uni agli altri in base alle vicendevoli quotidiane necessità …
tutto quì …
quando invece il denaro diventa produttore di reddito,
quando il denaro diventa simbolo e fonte del potere,
quando pur di avere il denaro si provoca scientemente la rovina e la sofferenza altrui (interi popoli), la rovina della nostra UNICA CASA (il nostro Pianeta), la depauperazione o la distruzione delle sue insostituibili risorse, l’estinzione di innumerevoli specie di esseri viventi (che l’antropocentrismo non ci fa riconoscere come nostri pari),
quando il denaro diventa lo scopo per cui si vive,
quando il denaro smette di essere solo un mezzo,
quando diventa l’unico “fine” …
ecco che la dignità cessa di essere un fattore fondamentale e la vita non ha più senso alcuno, la deriva è assicurata ed oggi è sotto i nostri occhi …
a patto, certo, che li si tenga aperti …
Ai giorni nostri il denaro è diventato tutto questo …
ed il lavoro ?
è divenuto una utopia, un fattore di secondaria importanza …
L’essere umano dovrebbe essere il centro della “galassia uomo”
dovrebbe, ad ogni costo, invece
il centro è diventato il denaro,
il denaro è diventato il perno cui tutto ruota intorno
l’accumulo di denaro è diventato fonte di potere
il potere è diventato fonte di denaro
un circolo vizioso la cui vittima principale è proprio l’Uomo
Occorre ridare ai soldi la giusta collocazione nella vita degli uomini.
Se per il futuro non si cercherà di fare ciò,
per l’Uomo non ci sarà futuro …
Claudio
SOCRATE AL CAFFE’ – parte seconda
By Alfredo
giusto ieri, vi riportavo una pagina del libro: SOCRATE AL CAFFE’.
Oggi reitero, e vi trascrivo la contro copertina… ma non solo :-)))
“Cosa facciamo sulla terra ?
Da done veniamo ?
Dove andiamo ?
L’anima muore o sopravvive al corpo ?
L’universo ha avuto un inizio ?
Avrà una fine ?
Può la giustizia regnare tra gli uomini ?
Il denaro deve governare il mondo ?
E’ meglio essere vittime o carnefici ?
E’ meglio ragionare o essere pazzi ?
Tragedie personali e follie collettive fanno riemergere a poco a poco questi interrogativi occultati dal corso della vita quotidiana.
Senza confessarlo leggiamo per ritrovare l’orientamento.
Spesso andiamo da uno psicologo.
A volte consultiamo un veggente, o troviamo un guru.
Senza saperlo, cerchiamo un filosofo”.
Ecco ! Potreste pensare: gira e rigira sempre lì va a parare, in questo benedetto e sterminato campo da percorrere, apparentemente senza meta, per pervenire a cosa?
A creare dei problemi, oltre a quelli che, volenti o nolenti, ci procura il sistema ?
A porre domande che non hanno risposta ?
Ma la nostra ragione dovrebbe suggerirci che non ci sono domande che non abbiano risposta. Piuttosto il problema riguarda noi, le nostre conoscenze e le nostre consapevolezze – parziali – che non ci permettono di trovarle, le risposte.
Ecco perché allora insisto, per provocare una reazione “mentale” che spinga in là, oltre, i pensieri per uscire dal recinto in cui, certe volte, ci costringiamo.
Sembra difficile – la materia è vasta e ostica -, ma solo apparentemente.
Se vi concentrerete sui “concetti”, eliminando pre-concetti e pre-giudizi, che potrebbero riguardare gli autori, le ideologie, le pigrizie mentali, le simpatie o antipatie, tutto apparirà molto più semplice di quello che si credeva.
Oh, io comunque ci provo… :-)))
Provate a leggere qua, applicando la regola di cui sopra…
“E’ possibile che gli schiavi arrivino a prendere il potere.
In Grecia, sotto Alessandro, cominciarono a prendersi la rivincita sui cittadini liberi, che a forza di combattere senza giungere a una conclusione perdettero a poco a poco il controllo.
Gli schiavi cominciarono a riprodursi tra di loro.
Ma fu necessario attendere l’egemonia romana perché questa tendenza raggiungesse il parossismo sotto l’egida di una nuova religione, il cristianesimo.
Ci vollero comunque alcuni secoli…
Oggi pochi credono che un giorno le *macchine* possano diventare autonome, essere intelligenti, sentire, decidere e riprodursi come l’essere umano che le ha inventate.
Avrei torto a sostenere che è già così. Questo libro lo attesta. Non è scritto da un computer. Mi sono servito di una macchina per afferrare i pensieri, come fino a poco tempo fa mi servivo di una penna e di alcuni fogli di carta.
Ma, per l’appunto, me ne sono servito:
era la mia umile serva, dedita agli ingrati compiti di esecuzione, e non ha pensato al mio posto.
In linea di massima è così che avviene per la maggior parte dei compiti che affidiamo alle macchine.
Tuttavia, temo che questa fase della relazione tra la nostra specie e la loro sia transitoria.
Già solo per ottenere ciò che la mia mano prima faceva senza tante storie, cosa non ho dovuto accettare dal mio computer: il suo avviamento, il suo funzionamento, i suoi capricci.
E non ha mai smesso di darmi ordini.
Quante volte mi ha detto di no!
Quante volte mi ha obbligato a ricomiciare!
E dire che io sfrutto solo una minima parte delle sue possibilità. […]
Allora, il problema non sarà più di sapere come noi dobbiamo comportarci con loro, ma come loro si comporteranno con noi.
Certamente non siamo a questo punto!
Se la mia analogia è esatta, il momento che stiamo vivendo è l’equivalente di quello in cui Socrate si lancia in cerca della verità, in cui cerca di decodificare l’avvertimento di Sofocle agli Ateniesi; siamo dunque appena entrati nella fase in cui gli schiavi prendono il posto dei cittadini liberi sul mercato del lavoro.
Questo punto merita una riflessione […]
Che i cittadini siano esclusi dal processo di produzione è una cosa; che non possano beneficiare del lavoro degli schiavi è un’altra.
In realtà cosa cercavano i cittadini depauperati?
Di impadronirsi a loro volta dei mezzi di produzione dell’epoca. Non era assurdo. I proprietari vi si opposero fino all’ultimo, puntando sullo scoraggiamento del popolo.
Ecco dunque cosa ci attende, dal momento che la maggior parte dei cittadini verrà rimpiazzata dalle macchine nei paesi ricchi: uno scontro per il possesso degli schiavi moderni, le macchine di ogni tipo che proliferano.
Resta da sapere cosa vogliamo: se i proprietari dei nostri schiavi attuali rifiutano di far lavorare gli strumenti animati a vantaggio dell’intera collettività (cosa che, a rigor di logica, i cittadini privati del loro lavoro esigeranno tra poco), costringeranno le nazioni ricche a uno scontro fatale per la democrazia.[…]
Sembra che ci sia una differenza notevole tra il mondo moderno e le città greche, la sola importante: la produttività degli strumenti animati attuali appare talmente superiore a quella degli strumenti animati dell’epoca che sembra del tutto logico che la maggioranza dei cittadini moderni possa non lavorare senza per ciò conoscere la miseria. […]
Tutto potrebbe risolversi per il meglio.
Gli schiavi sarebbero a disposizione della cittadinanza, e ogni loro perfezionamento contribuirebbe a migliorare la condizione di tutti.
Rinunciando al monopolio sulle forze di lavoro servili e rimettendole alla collettività, i proprietari attuali ne avrebbero il loro tornaconto, perché si risparmierebbero i crudeli rovesci di fortuna che ogni guerra civile implica, come avvenne all’epoca della guerra del Peloponneso.
Mi sembra dunque opportuno dare qualche suggerimento.
Il primo riguarda i proprietari di schiavi: che si prendano il tempo per fare il punto sui loro diritti e doveri; rileggere Platone potrebbe aiutarli.
Il secondo riguarda le loro vittime: coloro che non hanno più lavoro e coloro che ancora ne hanno; che si chiedano se la conoscenza delle loro condizioni di vita è veramente superiore a quella della maggior parte dei prigionieri della caverna.
Il terzo riguarda i miei colleghi e più precisamente tutti coloro che pensano di fare della filosofia il loro mestiere: invece di chiudersi in un piano di carriera, di subordinare la loro pratica alla trasmissione di un *corpus* autonomo, di stare a guardare le nazioni che affondano nell’odio (non è un concetto operativo, è la verità) e i popoli nella miseria (stessa considerazione), che si installino nel cuore della società, contribuiscano a far uscire dal soliloquio questa disciplina, imparino a renderla accessibile a tutti i cittadini, ponendo la domanda delle domande: i nostri schiavi non offrono forse prestazioni infinitamente più elevate degli schiavi greci ?
Che la pongano in privato e in pubblico, nell’istituto e nell’impresa, in consultazione, nel dibattito pubblico in seminario, a cena, in viaggio e – perché no – in crociera. Che la pongano agli adulti, ai vecchi, ai bambini, agli esperti, ai responsabili e agli irresponsabili.
Ciò che appare certo è che questa domanda ha un futuro.”
– Marc Sautet –
Quanti si pongono questa domanda, dopo queste riflessioni ?
Direi pochi, molto pochi (la famosa percentuale che salta fuori dopo ogni ricerca sociologica, il famoso 5%).
E allora mi domando ?
Ma chi non si pone queste domande è un cittadino o uno schiavo (peraltro obsoleto, inutile) ?
Per vostra informazione, questo libro è stato edito nel 1998.
By Alfredo